Grasso contestato in Aula dal centrodestra, "Non sono un vigliacco"

ROMA - Caos in Aula con Forza Italia che insorge quando il presidente del Senato afferma "nel processo ci sono senatori.. fortunatamente ex senatori". I senatori di Fi urlano e protestano. Ma Grasso continua: "Fatemi continuare - precisa - mi riferisco al senatore De Gregorio".

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Centrodestra furioso con il presidente del Senato dopo ladecisione di costituirsi parte civile al processo di Napoli sulla compravendita dei senatori ribaltando la decisione del Consiglio di presidenza. Il presidente del gruppo di FI Romani chiede a Grasso di 'spiegare in aula le regioni giuridiche dellasua scelta e del suo comportamento': 'Spaccia la sua opinione per valutazione morale'. Sacconi (Ncd) accusa: 'La terzietà che deve caratterizzare il ruolo del presidente è venuta meno'. Perla Lega è stata 'una scelta politica'. Zanda (Pd) lo difende:'Comportamento lineare'. Linda Lanzillotta, che ha votato no,replica: 'Scelta di carattere morale? Noi non siamo immorali'.

I senatori di Forza Italia e Gal hanno lasciato l'Aula per protesta contro la decisione di costituire il Senato come parte civile nel processo contro Berlusconi. Uscendo dall'Emiciclo stanno gridando contro Grasso, ma il presidente continua a parlare. ''Vergogna, vergogna'' urla il senatore Galimberti.

"Io non sono un vigliacco, pertanto ho deciso di venire qui in aula per ascoltare quanto c'era da dire su questo tema". Così il presidente del Senato Pietro Grasso ha iniziato a replicare alle critiche mossegli dai senatori di centrodestra per aver deciso di far costituire Palazzo Madama come parte civile nel processo contro Berlusconi.

"Se non c'è un precedente di costituzione di parte civile del Senato, forse è perché non c'era mai stato prima un processo del genere. Sono rimasto impressionato dal fatto che siano indicate le date delle sedute in cui si sarebbero commessi i fatti", ha detto Grasso.

"Nessun pregiudizio, nessuna persecuzione" verso le persone coinvolte, ha aggiunto,  rispondendo in Aula sulla decisione di costituirsi parte civile nel processo sulla compravendita dei senatori, a carico di Silvio Berlusconi.