Marò, nuovo rinvio. "Ora in Italia" (VIDEO)
L'iniziativa proposta e presentata dal Gruppo Pdl-Forza Italia alla stampa è stata accolta dall'Ufficio di Presidenza unitamente al consenso delle altre forze politiche consiliari al fine di testimoniare la vicinanza dell'assemblea regionale a Salvatore Girone e a Massimiliano La Torre.
Come è ormai noto, i due fucilieri di Marina sono bloccati in India da due anni perchè ritenuti colpevoli dell'omicidio di un pescatore nel corso di un'operazione anti-pirateria a largo delle coste indiane.
E' il capo di imputazione che sarebbe dovuto essere stato formulato nella mattinata odierna ma che, a causa di un rinvio (l'ennesimo e ingiustificato da parte della Corte Suprema Indiana), per i consiglieri Zullo, Congedo, Gatta, Scianaro, Marmo e Lospinuso rischia di rappresentare, nel corso del tempo, un precedente assai grave se il Governo Italiano non userà tutti i mezzi possibili per consentire il ritorno a casa dei due militari pugliesi. In gioco non è solo la vita di entrambe (poichè la Legge Indiana prescrive la Pena di Morte per il reato di pirateria in acque territoriali), ma anche l'autorevolezza internazionale dell'Italia e la tranquillità delle Forze Armate Italiane impegnate nelle missioni all'estero.
La sconcertante vicenda - come definita nei giorni scorsi dal Presidente della Repubblica - necessita, secondo il capogruppo Ignazio Zullo, per le gravi ripercussioni sul piano degli equilibri internazionali del coinvolgimento dell'Onu e dell'Unione Europea poichè, in gioco, sono i diritti umani.
Nell'auspicare il lieto fine resta però il seguente interrogativo: quale epilogo avrebbe avuto una simile vicenda se ad essere coinvolti fossero stati soldati di un'altra potenza internazionale quale gli Usa, Francia Gran Bretagna, considerato che l'operazione - come più volte sostenuto - si è svolta in acque internazionali?
NO USO LEGGE ANTI-PIRATERIA - Il governo indiano avrebbe deciso di rinunciare all'uso della legge anti-pirateria, che prevede la pena di morte, percostruire l'accusa nei confronti dei due Marò.
Secondo fonti governative indiane, la nuova posizione sarà presentata nell'udienza lunedì in Corte Suprema.
''Non commento indiscrezioni - dice De Mistura - Ma comunque non cambiamo rotta''.
OGGI ENNESIMO RINVIO UDIENZA - Non c'è pace per i marò pugliesi. E' stata rinviata a lunedi' prossimo 10 febbraio l'udienza in cui sara' esaminato il ricorso dell'Italia sulla vicenda dei due fanti italiani. Il presidente della Corte ha preso la decisione dopo aver ascoltato le ragioni del ricorso italiano.
Il giudice della Corte Suprema Bs Chauhan, rinviando oggi l'udienza a lunedi' prossimo, ha posto alla pubblica accusa un limite non estendibile di una settimana per presentare una soluzione sulle modalita' di incriminazione dei maro'. ''Vi concedo ancora una settimana - ha insistito - ma non sono disposto ad attendere oltre''.
''Abbiamo chiesto alla Corte che, di fronte all'indecisione della pubblica accusa, i maro' siano autorizzati a tornare in Italia''. Lo ha detto all'ANSA l'inviato del governo Staffan De Mistura. ''E questa richiesta - ha insistito De Mistura- la ripeteremo con forma anche lunedi' prossimo indipendentemente dall'esito dell'udienza''.
"La Pubblica accusa non può più giocare con i tempi. Abbiamo ricordato tramite il nostro avvocato che ci sono stati 25 rinvii giudiziari senza un pezzo di carta", ha sottolineato De Mistura.
