Salva-Roma, Cdm approva nuovo decreto (VIDEO)

ROMA - "Non c'è stato alcun attacco a Renzi, solo una difesa orgogliosa dei romani. Roma ha il diritto di avere un gettito in più come le altre capitali del mondo. Voglio essere orgoglioso della nostra città". Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino a 'La vita in diretta' su Rai Uno.

Il Cdm ha approvato il nuovo decreto "salva-Roma" per scongiurare il default della Capitale, dopo il ritiro del provvedimento precedente a causa dell'ostruzionismo parlamentare e dell'opposizione di 5 Stelle e Lega.

Un decreto urgente visto che il bilancio di Roma conta, già per il 2013, 365 milioni di benefici, più altri 120 milioni sul previsionale del 2014. Si tratta del recupero di crediti girati in passato dalla "gestione ordinaria" della capitale a quella "commissariale", che tornerebbero così nella disponibilità del sindaco Ignazio Marino per la parte corrente del bilancio: serviranno per pagare tra le altre, la benzina per gli autobus e gli stipendi.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, ha spiegato che "non c'è un trasferimento dello Stato al comune di Roma", ma "sono somme che anziché essere distribuite negli anni vengono anticipate per creare massa critica".

Ieri Marino aveva minacciato: "Da domenica blocco la città, se non arrivano i soldi". "Le persone dovranno attrezzarsi - aveva detto il primo cittadino a Giovanni Minoli su Radio 24 - . Fortunati i politici del palazzo che hanno le auto blu, loro potranno continuare a girare. I romani, invece, non potranno girare fin quando la politica non si sveglierà". La minaccia di Marino non era piaciuta a Matteo Renzi ("Preoccupazioni comprensibili, ma ha usato toni inaccettabili" ha commentato il premier).

Fra le altre misure sul tavolo, il Consiglio dei ministri ha approvato anche la maggiorazione della Tasi, già prevista dal governo Letta. In particolare è consentito un aumento fino allo 0,8 per mille delle aliquote della nuova tassa finalizzate a introdurre detrazioni per i cittadini. "Milioni di famiglie - ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Delrio - rischiavano di pagare la tassa sulla casa se non venivano introdotte le detrazioni".

Prorogata fino alla fine di marzo la sanatoria per pagare le cartelle di Equitalia senza multe e interessi.