Caso Moro, il Mistero d'Italia che non finisce mai
di Nicola Zuccaro - In tempi non sospetti (nè tantomeno lontani) lungo gli spazi di questo giornale si sostenne che la tesi - secondo cui - il caso Moro è quel Mistero d'Italia che non finisce mai.
Dopo le rivelazioni di Vitantonio Raso (ex agente anti-sabotatore che giunse il 9 maggio 1978 in Via Caetani qualche ora prima del tragico rinvenimento del cadavere di Moro nella R4 rossa)
un'altra rivelazione contribuisce a tenere aperto l'excursus storico di quei drammatici 55 giorni per la Repubblica.Il primo dei quali - 16 marzo 1978 - si arricchisce di un altro inquietante quanto sconvolgente retroscena. In quella mattinata di 36 anni fa, a bordo della Honda che fece da apripista al commando che massacrò la scorta e che sequestrò Aldo Moro - c'erano due agenti dei servizi segreti.
La rivelazione esternata da Enrico Rossi - ispettore di Ps in pensione - arricchisce ulteriormente la già voluminosa letteratura su una vicenda che rischia di fare le fortune solo delle case editrici ma di non far piena luce, attraverso il dovuto accertamento della o delle verità, su un Mistero che avuto un inizio ma che non ha ancora una fine. Perchè?