Discarica di Grottelline, Forte: “Continua lo scempio autorizzato del nostro territorio, da parte del Presidente Vendola”
BARI - “La concessione, da parte della Regione Puglia e quindi dell’ecologico - ambientalista, solo a slogan romanzati, Presidente Vendola, della Valutazione di compatibilità paesaggistica alla discarica di ‘Grottelline’ suona come una condanna a morte per questo territorio.
Vicenda –rebus quella della discarica sita in Agro di Spinazzola - Poggiorsini, che si snoda negli anni e che vede coinvolti in strani rapporti tutti da chiarire, fra il ‘dominus’ delle aziende dello smaltimento dei rifiuti locali e non solo e ambienti della politica. Mentre si iniziano a vedere i primi segnali di promozione e valorizzazione dello straordinario eco-sistema raccolto e protetto dall’Ente Parco dell’Alta Murgia, questa autorizzazione, è una manifestazione di politica ambientale, scellerata e ingiustificata.
Ci riferiamo ad una porzione di territorio che è collocata nell’alveo naturale del Parco, a poca distanza dello straordinario reperto storico naturalistico del Castello del Garagnone. Con questo atto, nonostante la resistenza appassionata e civile di amministratori del territorio, cittadini, stampa, associazioni ambientaliste, si continua a ferire questo pezzo di Murgia, con la volontà di dislocare questa bomba ecologica, che poco ha a che fare con l’eccezionalità naturalistica di questo habitat, unico al mondo”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale, Giacinto Forte.
Vicenda –rebus quella della discarica sita in Agro di Spinazzola - Poggiorsini, che si snoda negli anni e che vede coinvolti in strani rapporti tutti da chiarire, fra il ‘dominus’ delle aziende dello smaltimento dei rifiuti locali e non solo e ambienti della politica. Mentre si iniziano a vedere i primi segnali di promozione e valorizzazione dello straordinario eco-sistema raccolto e protetto dall’Ente Parco dell’Alta Murgia, questa autorizzazione, è una manifestazione di politica ambientale, scellerata e ingiustificata.
Ci riferiamo ad una porzione di territorio che è collocata nell’alveo naturale del Parco, a poca distanza dello straordinario reperto storico naturalistico del Castello del Garagnone. Con questo atto, nonostante la resistenza appassionata e civile di amministratori del territorio, cittadini, stampa, associazioni ambientaliste, si continua a ferire questo pezzo di Murgia, con la volontà di dislocare questa bomba ecologica, che poco ha a che fare con l’eccezionalità naturalistica di questo habitat, unico al mondo”. A riferirlo in una nota il Consigliere regionale, Giacinto Forte.