Cercasi Cenerentola: un musical da non perdere
di Romolo Ricapito - Tra gli spettacoli più riusciti portati in giro per l'Italia nell'ultima stagione teatrale è da annoverarsi "Cercasi Cenerentola", rivisitazione in chiave moderna della celebre fiaba che ha già fatto tappa al Teatro Team di Bari.
Gli elementi per una buona riuscita c'erano tutti: la regia di Saverio Marconi (con Marco Iacomelli) , il testo dello stesso Marconi con Stefano D'Orazio (ex componente dei Pooh) e non ultimo, l'apporto di Paolo Ruffini, un attore che sta maturando velocemente sempre più esperienza, trasformatosi ormai in una specie di mattatore, mentre Manuel Frattini è una degna spalla, grazie soprattutto alla sua spiccata raffinatezza nella danza, che non è mai un facile riempitivo della storia, ma anzi un valido elemento artistico utile a rendere questo show ancora più prezioso.
La cifra è quella ironica e scanzonata; ma non mancano le frecciate all'attualità.
E' stata scelta una forma narrativa che vede il pubblico co-protagonista; all' ingresso vengono distribuiti dei fazzoletti bianchi che la platea può sventolare a piacimento per segnalare le proprie preferenze, con riferimento alle candidate alla mano del "Principe Azzurro", in una sostituzione del famigerato "televoto" usato in televisione.
La Cenerentola 2014 è interpretata dalla bionda Beatrice Baldaccini che apre lo spettacolo in chiave rock, ballando in blue jeans e camicia a quadri rossi.
Si tratta di una versione "campagnola" (allestita dalla Compagnia della Rancia) della' protagonista della più classica tra le fiabe : l'eroina di Charles Perrault si occupa di una mini-fattoria, rappresentata da animali di pezza colorati e animati, includenti un cavallo, una mucca e il porco Domenico, goloso di biscotti.
Il piatto forte dello spettacolo è però rappresentato dalle sorelle, Anastasia (Silvia Di Stefano) e Genoveffa (Roberta Miolla) , ma soprattutto dalla matrigna Velenia (Laura Di Mauro) , che si presenta in scena vestita (poco) in sexy lingerie nera e piume di struzzo verdi.
La donna ha l'abitudine di storpiare parole e frasi, fatto che ne svela le origini plebee e l'ignoranza: il padre di Cenerentola morì lasciando lei e le figlie "eredi universitarie".
Mentre le sorellastre di Cenerentola sono "costrette"a divertirsi tutto il giorno alle giostre, la ragazza è obbligata dalle parenti a lucidare a specchio la casa e ad accontentare ogni loro inutile capriccio.
La convocazione a Palazzo Reale avviene tramite posta: l'erede al regno deve accasarsi con una ragazza che verrà scelta durante il ballo di gala.
Tra tanti altri strafalcioni della matrigna, quello che le farà dire al telefono "sarò circoncisa" al posto di "concisa", errore che la allinea tragicamente (e curiosamente) alla gaffe del deputato "grillino" Davide Tripiedi il quale in un discorso alla Camera ha esordito con l'infelice incipit "sarò breve e circonciso" (ma la realtà a volte supera la fantasia).
Finalmente prende piede la recitazione di Paolo Ruffini che improvvisa un rap alla Jovanotti, mentre le musiche si ispirano molto alla musica anni Sessanta (il riferimento è la celebre etichetta Tamla Motown). Non a caso, matrigna e figlie appaiono in scena vestite come Diana Ross e le Supremes.
Il ruolo del ciambellano interpretato da Manuel Frattini è certo da spalla, ma esso gli permette comunque di esibirsi (ad esempio) in uno strepitoso tip tap vestito sullo stile di Michael Jackson.
Durante la scelta delle quattro candidate "di sana e robusta costituzione", lo spettacolo prevede che due tra esse siano scelte tra le spettatrici del pubblico pagante: ciò dà luogo a divertite improvvisazioni, soprattutto da parte di Paolo Ruffini, che interagisce divertito col pubblico in sala.
E' comunque anche presente una maga pasticciona (Clementina, interpretata dalla matura Laura Di Mauro).
Le musiche originali di Stefano Cenci, su liriche di Stefano D'Orazio, sono essenziali alla riuscita dell spettacolo, laddove la durata un po' esagerata (2 ore e 40' ) svela qualche inevitabile buco narrativo, abilmente coperto dall'abilità di Ruffini ma anche dal trio delle "cattive", che in applausi e bravura fanno le scarpe anche a "Cenerentola", che però potrà consolarsi con una crociera assieme al suo principe (una grande barca in legno appare nella scenografia).
"Cercasi Cenerentola" è la dimostrazione che il genere musical è sempre vivo e riscuote crescenti successi nei teatri italiani, con uno sguardo al passato e due piedi nel presente, non sempre roseo certo, ma comunque allietato almeno per una sera da una compagnia di attori entusiasti e ben diretti.
Gli elementi per una buona riuscita c'erano tutti: la regia di Saverio Marconi (con Marco Iacomelli) , il testo dello stesso Marconi con Stefano D'Orazio (ex componente dei Pooh) e non ultimo, l'apporto di Paolo Ruffini, un attore che sta maturando velocemente sempre più esperienza, trasformatosi ormai in una specie di mattatore, mentre Manuel Frattini è una degna spalla, grazie soprattutto alla sua spiccata raffinatezza nella danza, che non è mai un facile riempitivo della storia, ma anzi un valido elemento artistico utile a rendere questo show ancora più prezioso.
La cifra è quella ironica e scanzonata; ma non mancano le frecciate all'attualità.
E' stata scelta una forma narrativa che vede il pubblico co-protagonista; all' ingresso vengono distribuiti dei fazzoletti bianchi che la platea può sventolare a piacimento per segnalare le proprie preferenze, con riferimento alle candidate alla mano del "Principe Azzurro", in una sostituzione del famigerato "televoto" usato in televisione.
La Cenerentola 2014 è interpretata dalla bionda Beatrice Baldaccini che apre lo spettacolo in chiave rock, ballando in blue jeans e camicia a quadri rossi.
Si tratta di una versione "campagnola" (allestita dalla Compagnia della Rancia) della' protagonista della più classica tra le fiabe : l'eroina di Charles Perrault si occupa di una mini-fattoria, rappresentata da animali di pezza colorati e animati, includenti un cavallo, una mucca e il porco Domenico, goloso di biscotti.
Il piatto forte dello spettacolo è però rappresentato dalle sorelle, Anastasia (Silvia Di Stefano) e Genoveffa (Roberta Miolla) , ma soprattutto dalla matrigna Velenia (Laura Di Mauro) , che si presenta in scena vestita (poco) in sexy lingerie nera e piume di struzzo verdi.
La donna ha l'abitudine di storpiare parole e frasi, fatto che ne svela le origini plebee e l'ignoranza: il padre di Cenerentola morì lasciando lei e le figlie "eredi universitarie".
Mentre le sorellastre di Cenerentola sono "costrette"a divertirsi tutto il giorno alle giostre, la ragazza è obbligata dalle parenti a lucidare a specchio la casa e ad accontentare ogni loro inutile capriccio.
La convocazione a Palazzo Reale avviene tramite posta: l'erede al regno deve accasarsi con una ragazza che verrà scelta durante il ballo di gala.
Tra tanti altri strafalcioni della matrigna, quello che le farà dire al telefono "sarò circoncisa" al posto di "concisa", errore che la allinea tragicamente (e curiosamente) alla gaffe del deputato "grillino" Davide Tripiedi il quale in un discorso alla Camera ha esordito con l'infelice incipit "sarò breve e circonciso" (ma la realtà a volte supera la fantasia).
Finalmente prende piede la recitazione di Paolo Ruffini che improvvisa un rap alla Jovanotti, mentre le musiche si ispirano molto alla musica anni Sessanta (il riferimento è la celebre etichetta Tamla Motown). Non a caso, matrigna e figlie appaiono in scena vestite come Diana Ross e le Supremes.
Il ruolo del ciambellano interpretato da Manuel Frattini è certo da spalla, ma esso gli permette comunque di esibirsi (ad esempio) in uno strepitoso tip tap vestito sullo stile di Michael Jackson.
Durante la scelta delle quattro candidate "di sana e robusta costituzione", lo spettacolo prevede che due tra esse siano scelte tra le spettatrici del pubblico pagante: ciò dà luogo a divertite improvvisazioni, soprattutto da parte di Paolo Ruffini, che interagisce divertito col pubblico in sala.
E' comunque anche presente una maga pasticciona (Clementina, interpretata dalla matura Laura Di Mauro).
Le musiche originali di Stefano Cenci, su liriche di Stefano D'Orazio, sono essenziali alla riuscita dell spettacolo, laddove la durata un po' esagerata (2 ore e 40' ) svela qualche inevitabile buco narrativo, abilmente coperto dall'abilità di Ruffini ma anche dal trio delle "cattive", che in applausi e bravura fanno le scarpe anche a "Cenerentola", che però potrà consolarsi con una crociera assieme al suo principe (una grande barca in legno appare nella scenografia).
"Cercasi Cenerentola" è la dimostrazione che il genere musical è sempre vivo e riscuote crescenti successi nei teatri italiani, con uno sguardo al passato e due piedi nel presente, non sempre roseo certo, ma comunque allietato almeno per una sera da una compagnia di attori entusiasti e ben diretti.
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Cultura e Spettacoli