Piano Sociale di Zona: il 'reddito di cittadinanza' e le misure 'formato famiglia'

di Luigi Laguaragnella - Con il Piano Sociale di Zona, le politiche sociali di Bari verranno garantite e verranno portate avanti le misure di inclusione dei cittadini. Attraverso la destinazioni di fondi vengono rafforzati gli interventi negli ambiti socio-educativi, della disabilità, dell’anzianità, della povertà.

E’ un vero e proprio piano regolatore del Welfare che ha destinato per il solo primo anno il 45% delle risorse dei circa 70 milioni che copriranno il triennio 2014-2016.

Sono tanti così gli ambiti sociali in cui il Comune potrà intervenire compiendo un altro passo di qualità nella politica del Welfare che Emiliano, ha ricordato, sin dal suo primo mandato da sindaco ha focalizzato l’attenzione, dando a Bari, con il forte contributo delle associazioni, del terzo settore, degli operatori sociali, scoprendo in essi grandi professionalità e che con la partecipazione e il lavoro in rete del pubblico e privato un nuovo sistema basato sulla senso di solidarietà dei cittadini.
All’inizio del duemila, infatti, il capoluogo pugliese aveva pochi assistenti sociali e poche strutture di asili nidi. Nel complesso ci si limitava a consegnare alla famiglia bisognosa il pacco.
Invece con il grande sforzo di tutte le parti pubbliche e private nel corso degli anni si è creato un sistema di rete che è riuscito ad incontro alle tante esigenze legate alla povertà, alla disabilità, all’accoglienza. Senza dimenticare il sostegno delle famiglie.

A tal proposito il Piano Sociale di Zona, tra le numerose misure, prevede il “reddito di cittadinanza” finanziato con 2 milioni di euro. Rientra tra le proposte più importante in quanto 500 famiglie baresi con reddito 0 potranno usufruire di un contributo mensile di 400 euro dando la possibilità ad un membro della famiglia di partecipare a colloquio presso lo sportello di orientamento al lavoro. E’ quindi un provvedimento che dà sostegno alle famiglie lasciando la nucleo la possibilità di mettere altri mattoni. Questo contributo unito alla “social card” dà respiro a molte famiglie indigenti. Inoltre, rimanendo nell’ambito famiglia 400000 euro sono stati finanziati per le famiglie che hanno subito uno sfratto esecutivo: il Comune si fa carico del pagamento del costo mensile dell’abitazione dando così alla famiglia l’occasione di stare in termini più lunghi ed evitando che il Comune vada ad incorrere in altre spese più costose. 450000 euro verranno destinati alle famiglie con minori a carico.
Questi sono solo i fondi del Piano riguardanti l’ambito “famiglia”: il Comune così va in soccorso dei nuclei e dimostra di essere al fianco di tutti i cittadini. E il reddito di cittadinanza è un segno di affiancamento e opportunità per i nuclei familiari.