Canne fumarie condominiali: quali le disposizioni vigenti e per chi?

di Vittorio Polito - A proposito delle canne fumarie per bar e ristoranti l’Assessore Maria Maugeri, in un intervista ha dichiarato «Con questo provvedimento l’amministrazione ha finalmente regolamentato e messo a sistema un settore nel quale finora regnava una certa anarchia; si tratta di un'esigenza fortemente sentita da numerosi cittadini che vivono nei pressi di un ristorante o di un pub, che chiedevano di poter respirare un’aria più salubre, ma anche dagli stessi esercenti, i quali lamentavano la mancanza di chiarezza sull'argomento e che adesso saranno agevolati da una norma chiara che consentirà loro di mettersi in regola con calma: entro tre anni per gli esercizi già aperti, mentre per i nuovi l'adeguamento dovrà essere immediato. Si tratta senza dubbio di una svolta per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini».

Alla luce della suddetta ordinanza si è voluto regolamentare il problema di bar, ristoranti, ma non sono chiare le disposizioni che prevedono le canne fumarie relative ai gas di scarico degli impianti di riscaldamento autonomo. Vi sono infatti in città alcuni fabbricati, anche non recenti, che dispongono di canne  fumarie (regolamentari?), mentre molti altri fabbricati, pur avendo impianti autonomi (come si evince dalla fuoriuscita di piccole canne) non dispongono di canne fumarie condominiali per cui viene spontanea la domanda: chi è tenuto a questi adempimenti. Le disposizioni dovrebbero essere uguali per tutti senza lasciare spazio al “fai da te” con furbizie ed escamotage vari.

Se c’è il pericolo di respirare i residui dei fumi della combustione provenienti dalle canne fumarie degli appartamenti sottostanti, perché non imporre anche a questi il montaggio delle canne fumarie condominiali? Altrimenti è inutile dare disposizioni valide solo per alcuni (i fessi?).