La cantante Laura Bono, vincitrice della categoria "Giovani" nella 55ma edizione del Festival di Sanremo del 2005, risponde alle nostre domande in un'intervista dedicata ai lettori del Giornale di Puglia.
Dopo "Fortissimo", oggi è in onda su tutte le radio il tuo nuovo singolo, intitolato "Un minuto dolcissimo". Quale messaggio intendi esprimere con questo brano e a chi lo rivolgi?
Allora, io sono una cantautrice e, quando scrivo, un po' mi rifaccio alle emozioni che ho provato in passato, o che vivo attualmente, e un po' a quelle delle persone con cui mi interfaccio, con cui tengo contatti, quindi anche i miei fan e chi mi circonda. Mischio un po' le carte, mischio un po' le storie. Qui sicuramente parlo di una storia d'amore finita, ma comunque di una rinascita, di un momento dove, via con i rimpianti, bisogna tenere solo quello che di buono c'è e ci ha dato questa storia, perchè ti serve per affrontare bene il presente e un'eventuale altra storia.
Quale canzone è stata la più difficile da scrivere?
Io penso "Cinture di pelle" nel senso che, più che difficile - perchè le immagini, quando scrivo, mi vengono giù abbastanza fluide - è stata molto sofferta, perchè il tema degli abusi sui bambini è molto delicato. Ero combattuta, perchè comunque il tema è un po' scottante e rischi di confrontarti con una realtà che magari ti dice "stai usando una canzone per arrivare alla gente", ma io in realtà da cantautrice devo anche parlare delle cose che mi stanno più a cuore e, dato che i bambini per me non si toccano, ho voluto scrivere quella canzone.
A quale tra i tuoi singoli, invece, sei più affezionata?
Sicuramente "Non credo nei miracoli" è la canzone che mi ha portato più fortuna e ancora oggi, quando incontro la gente per strada, mi ringrazia per averla scritta; è una canzone che tra l'altro si porta nei concorsi, una delle più cantate nei karaoke, mi dà quindi soddisfazioni enormi. Sono invece molto molto legata ad un singolo uscito nel primo album, si chiama "Che bel vivere" ed è un po' il mio approcciarmi alla vita.
Stai lavorando alla creazione di un quarto album?
Sì, lo stiamo mixando e siamo ormai alla fine. Secondo me, spacca [ride, ndr]. Sono molto soddisfatta, è un album nuovo, nuova produzione, nuovo team. La rinascita di "Un minuto dolcissimo" si rivede anche nella mia musica, quindi chi ascolterà il mio album forse la sentirà anche nei suoni, nelle canzoni e nelle immagini che io do.
Dopo l'esperienza di Sanremo 2005, credi di ritornare sul palco dell'Ariston?
Io mi voglio ripresentare, sì. Credo di avere tutte le carte in regola e anche un pezzo molto forte. Vediamo, quest'anno ci riproviamo.
Dopo "Fortissimo", oggi è in onda su tutte le radio il tuo nuovo singolo, intitolato "Un minuto dolcissimo". Quale messaggio intendi esprimere con questo brano e a chi lo rivolgi?
Allora, io sono una cantautrice e, quando scrivo, un po' mi rifaccio alle emozioni che ho provato in passato, o che vivo attualmente, e un po' a quelle delle persone con cui mi interfaccio, con cui tengo contatti, quindi anche i miei fan e chi mi circonda. Mischio un po' le carte, mischio un po' le storie. Qui sicuramente parlo di una storia d'amore finita, ma comunque di una rinascita, di un momento dove, via con i rimpianti, bisogna tenere solo quello che di buono c'è e ci ha dato questa storia, perchè ti serve per affrontare bene il presente e un'eventuale altra storia.
Quale canzone è stata la più difficile da scrivere?
Io penso "Cinture di pelle" nel senso che, più che difficile - perchè le immagini, quando scrivo, mi vengono giù abbastanza fluide - è stata molto sofferta, perchè il tema degli abusi sui bambini è molto delicato. Ero combattuta, perchè comunque il tema è un po' scottante e rischi di confrontarti con una realtà che magari ti dice "stai usando una canzone per arrivare alla gente", ma io in realtà da cantautrice devo anche parlare delle cose che mi stanno più a cuore e, dato che i bambini per me non si toccano, ho voluto scrivere quella canzone.
A quale tra i tuoi singoli, invece, sei più affezionata?
Sicuramente "Non credo nei miracoli" è la canzone che mi ha portato più fortuna e ancora oggi, quando incontro la gente per strada, mi ringrazia per averla scritta; è una canzone che tra l'altro si porta nei concorsi, una delle più cantate nei karaoke, mi dà quindi soddisfazioni enormi. Sono invece molto molto legata ad un singolo uscito nel primo album, si chiama "Che bel vivere" ed è un po' il mio approcciarmi alla vita.
Stai lavorando alla creazione di un quarto album?
Sì, lo stiamo mixando e siamo ormai alla fine. Secondo me, spacca [ride, ndr]. Sono molto soddisfatta, è un album nuovo, nuova produzione, nuovo team. La rinascita di "Un minuto dolcissimo" si rivede anche nella mia musica, quindi chi ascolterà il mio album forse la sentirà anche nei suoni, nelle canzoni e nelle immagini che io do.
Dopo l'esperienza di Sanremo 2005, credi di ritornare sul palco dell'Ariston?
Io mi voglio ripresentare, sì. Credo di avere tutte le carte in regola e anche un pezzo molto forte. Vediamo, quest'anno ci riproviamo.
