Disoccupazione preoccupante in Puglia: "Subito lo sblocca cantieri"
BARI - Ancora in crescita, in Italia, il tasso di disoccupazione che, nel primo trimestre 2014, raggiunge l’allarmante livello del 13,6% (+0,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), il valore più alto dal 1977. Secondo l’Istat cresce anche la disoccupazione dei giovani, arrivata al 46%. In termini assoluti, il numero delle persone disoccupate lambisce i 3,5 milioni, in aumento di 212mila unità su base annua. Record anche per i cosiddetti “scoraggiati” cioè coloro che vogliono lavorare ma non cercano più impiego perché ritengono di non trovarlo: si tratta di un esercito pari a quasi 2 milioni, in aumento, su base annua, di 277mila unità (+16,5%).
E’ nel Mezzogiorno che il tasso di disoccupazione raggiunge la percentuale più alta: nel primo trimestre del 2014, tocca il picco del 21,7% e, tra i giovani, addirittura, si raggiunge la cifra vertiginosa del 60,9%. In altri termini, nel Meridione, 6 giovani su 10 sono a casa. In particolare, in Puglia nel primo trimestre 2014, il tasso di disoccupazione generale raggiunge i 20,9 punti percentuali, cresciuto dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complessivamente, sono aumentati di 22mila unità i lavoratori in cerca attivamente di occupazione nell’arco di dodici mesi.
“E’ un periodo molto delicato per il nostro Paese che segna l’aggravio di una crisi economica che perdura oramai da troppi anni e che registra, peraltro, maggiori difficoltà di ripresa rispetto agli altri paesi europei”. E’ il commento di Aldo Pugliese, Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari sugli ultimi, pesanti dati della disoccupazione.
“E’ necessario che l’Italia – prosegue Pugliese - ritorni a svolgere la sua autentica funzione di grande potenza economica. Dunque, è indispensabile un vero senso di responsabilità di tutte le istituzioni al fine di restituire agli italiani la fiducia persa. Sono necessarie politiche attive del lavoro foriere di sana e stabile occupazione. In quest’ottica è decisamente importante il provvedimento sblocca cantieri da 40 miliardi da parte del governo nazionale. Ciò consentirebbe anche alla Puglia di beneficiare di queste notevoli risorse in maniera considerevole consentendo, di conseguenza, la ripartenza di piccoli e grandi cantieri in grado di dare ossigeno all’economia della nostra regione e registrare l’auspicata inversione di tendenza. Del resto, le opportunità di cantierizzare opere di diverse dimensioni ancora al palo per questioni burocratiche o per mancanza di fondi, sono molteplici, molto più delle undici statisticate da Roma. Condividiamo la posizione dei sindaci pugliesi, che invitano a non focalizzare l’attenzione solo sulle grandi opere con maggiore risvolto mediatico: occorre piuttosto una visione d’insieme che permetta di mettere in campo una strategia strutturata che funga da volano per l’economia e per il tessuto produttivo e occupazionale regionale e di tutto il Mezzogiorno. Sollecitiamo i sindaci pugliesi a segnalare al Governo, entro il 15 giugno, tutte le opere bloccate sul territorio”.
E’ nel Mezzogiorno che il tasso di disoccupazione raggiunge la percentuale più alta: nel primo trimestre del 2014, tocca il picco del 21,7% e, tra i giovani, addirittura, si raggiunge la cifra vertiginosa del 60,9%. In altri termini, nel Meridione, 6 giovani su 10 sono a casa. In particolare, in Puglia nel primo trimestre 2014, il tasso di disoccupazione generale raggiunge i 20,9 punti percentuali, cresciuto dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complessivamente, sono aumentati di 22mila unità i lavoratori in cerca attivamente di occupazione nell’arco di dodici mesi.
“E’ un periodo molto delicato per il nostro Paese che segna l’aggravio di una crisi economica che perdura oramai da troppi anni e che registra, peraltro, maggiori difficoltà di ripresa rispetto agli altri paesi europei”. E’ il commento di Aldo Pugliese, Segretario Generale della Uil di Puglia e di Bari sugli ultimi, pesanti dati della disoccupazione.
“E’ necessario che l’Italia – prosegue Pugliese - ritorni a svolgere la sua autentica funzione di grande potenza economica. Dunque, è indispensabile un vero senso di responsabilità di tutte le istituzioni al fine di restituire agli italiani la fiducia persa. Sono necessarie politiche attive del lavoro foriere di sana e stabile occupazione. In quest’ottica è decisamente importante il provvedimento sblocca cantieri da 40 miliardi da parte del governo nazionale. Ciò consentirebbe anche alla Puglia di beneficiare di queste notevoli risorse in maniera considerevole consentendo, di conseguenza, la ripartenza di piccoli e grandi cantieri in grado di dare ossigeno all’economia della nostra regione e registrare l’auspicata inversione di tendenza. Del resto, le opportunità di cantierizzare opere di diverse dimensioni ancora al palo per questioni burocratiche o per mancanza di fondi, sono molteplici, molto più delle undici statisticate da Roma. Condividiamo la posizione dei sindaci pugliesi, che invitano a non focalizzare l’attenzione solo sulle grandi opere con maggiore risvolto mediatico: occorre piuttosto una visione d’insieme che permetta di mettere in campo una strategia strutturata che funga da volano per l’economia e per il tessuto produttivo e occupazionale regionale e di tutto il Mezzogiorno. Sollecitiamo i sindaci pugliesi a segnalare al Governo, entro il 15 giugno, tutte le opere bloccate sul territorio”.
