di Piero Ladisa – Obiettivo quarti centrato, ma quanta fatica! La Germania, soffrendo più del dovuto, batte l’Algeria solo ai tempi supplementari. E così le 'Volpi del deserto' non riescono a vendicare il 'biscotto' subito proprio dai tedeschi e dall’Austria al Mundial '82. Nonostante l’eliminazione, i nordafricani escono di scena a testa alta avendo mostrato personalità, coraggio e un’ottima organizzazione tattica.
Il primo tempo è frizzante, con continui capovolgimenti di fronte. L’Algeria si rende pericolosa in tre occasioni. La Germania, invece, si sveglia negli minuti finali: solo la reattività e la bravura di M’bolhi negano la rete a Götze.
Nella ripresa, i tedeschi scendono in campo più propositivi. Dal canto suo, l’Algeria ripropone quanto di buono evidenziato nella prima frazione di gioco. A cavallo tra 80' e 82', la Germania costruisce tre limpide palle gol. Delle quali, due portano la firma di Müller. Ma niente. Il match non si blocca, si va ai supplementari. Questi iniziano come si era concluso il secondo tempo, con i tedeschi in attacco. Gli sforzi offensivi delle 'Aquile' vengono ripagati al 102': traversone basso di Müller e colpo di tacco vincente di Schurrle. Lo svantaggio non scompone gli africani che continuano ad attaccare alla ricerca del pareggio. Ma al 120' Germania raddoppia con Ӧzil. Tutto finito? No, non ancora. Gli algerini non si danno per vinti e accorciano le distanze con Djabou al 121', rendendo più emozionanti gli ultimi secondi. Cambia la forma, non la sostanza. Seppur con qualche brivido, la nazionale allenata Löw accede ai quarti dove venerdì affronterà la Francia in un scontro tutto 'made in Europe'.
