Taviano e Tricase, l'altra Scampia di Arcopinto

TAVIANO (Le) - Giovedì 4 a Tricase e Venerdì 5 settembre a Taviano si terranno due presentazioni del libro di Gianluca Arcopinto, “Un fiume in piena. Storie di un’altra Scampia”, edito da Deriveapprodi, 2014.

Questa libro racconta l’incontro di Gianluca Arcopinto con l’inaspettato mondo di socialità e impegno che esiste a Scampia. Arcopinto fa infatti il produttore cinematografico e per alcuni mesi è stato l’organizzatore generale della serie tv Gomorra, tratta dal libro di Roberto Saviano. Dopo 5 mesi di lavorazione e 16 settimane di riprese, Arcopinto ha lasciato il set. Non ha, invece, lasciato Scampia, scegliendo di mettersi dalla parte di una cittadinanza attiva che rifiuta di essere ostaggio dell’economia camorristica e che non vede nella risposta dell’ordine pubblico l’unica alternativa. Arcopinto arriva alle Vele di Scampia con il mondo scintillante delle riprese televisive, coi suoi problemi di costi di produzione, di organizzazione, insieme agli attori, ai registi, agli sceneggiatori e lì inciampa su una realtà fatta di persone e associazioni che resiste alla droga, che si sottrae al controllo camorristico del territorio, che denuncia l’abbandono da parte delle istituzioni, che immagina un altro sistema economico e che dà forma alla speranza di una vita decente. Che rifiuta di riconoscersi nella parabola narrativa di una famiglia di boss e chiede che si racconti un’altra storia. Di questa realtà la serie Gomorra non parla, il libro di Gianluca Arcopinto sì

Gianluca Arcopinto (1959) ha prodotto, organizzato, distribuito oltre cento film, unico in Italia a distinguersi nella produzione di opere prime in maniera sistematica. È riconosciuto – soprattutto dai giovani filmmaker – come uno dei più coraggiosi produttori indipendenti del cinema italiano. Produttore dell’anno 2010 FICE, ha vinto come miglior produttore il Globo d’oro nel 2008 (Sonetaula di Salvatore Mereu) e la Sacher d’oro nel 1997 (Il caricatore di Cappuccio-Gaudioso-Nunziata); ha avuto una menzione ai Nastri d’Argento 1999 per l’attività di produzione di cortometraggi; è stato candidato una volta al David di Donatello e cinque volte al Nastro d’Argento come miglior produttore. È autore di sceneggiature e regie di film (Nichi, Angeli distratti); ha scritto libri e articoli di politica cinematografica su varie riviste; ha un blog su ilfattoquotidiano.it. Il Salento è riconoscente a Arcopinto in quanto è stato il produttore dei film di Edoardo Winspeare, “Sangue Vivo” e “Il Miracolo”.