Un libro di Lino Patruno dedicato alla nostra Bari
di Vittorio Polito - Ancora un regalo di Lino Patruno e dell’Editore Adda ai baresi ed agli appassionati della nostra città con le inconfondibili e stupende immagini di Nicola Amato e Sergio Guglielmi. Si tratta di “Bari”, un volume di grande formato (pagine 238 - € 35), dedicato alla nostra bella città “un pezzo unico” con la sua geometria stradale e spigolosa come il suo carattere.
“Bari” vuole essere un elogio dell’autore alla nostra città «Senza un solo monumento antiretorico è il popol suo. Senza eroi, senza martiri, senza condottieri. Ma con tante primedonne e tanti negozi che di più non si può, una sequela impressionante di vetrine, una a fianco all’altra in un’esposizione permanente come le sue primedonne». Per non parlare dei portoni, dello schieramento trionfale dei palazzi, che con finestre e balconi nell’orgia infinita che sfida il cielo con la sua mistica modernista.
Come si nota Patruno mostra tutto il suo amore e il suo affetto a questa grande città , spesso maltrattata e offesa dalla brutalità di certi episodi di cronaca, ma che comunque non perde la sua bellezza e il suo ruolo di città ecumenica che fa da ponte con l’Oriente e riferimento per tutto il Mediterraneo.
Armando Perotti nel suo libro “Bari dei nostri nonni” (Adriatica Editrice, 1975), scriveva che «Bari è ormai sulla sicura via della prosperità . Lasciate cantare i profeti del malo augurio; essi sono di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Ma la città nostra non ha più nulla da temere, credetelo, da invidie d’uomini o d’eventi». E non si può che concordare.
Lino Patruno, giornalista e scrittore, ha diretto per tredici anni “La Gazzetta del Mezzogiorno”, attualmente dirige le testate e i laboratori di scrittura del Master di giornalismo dell’Università di Bari e dell’Ordine dei giornalisti di Puglia. È autore di una quindicina di libri su cultura, storia, economia del Sud. Per l’Editore Adda ha curato i volumi collettivi “Invito a Bari”, “La città di San Nicola”, “Bari Vecchia”, “L’acqua e il suo acquedotto”, “Gargano”, e pubblicato “Bari. Istruzioni per l’uso”, tradotto anche in inglese e francese, “Invito in Basilicata” (con Raffaele Nigro) e “Trani” (con Raffaele Nigro e Stefania Mola), nonché il recente “Io resto al Sud”, indirizzato in particolare ai ragazzi delle scuole medie.
“Bari” vuole essere un elogio dell’autore alla nostra città «Senza un solo monumento antiretorico è il popol suo. Senza eroi, senza martiri, senza condottieri. Ma con tante primedonne e tanti negozi che di più non si può, una sequela impressionante di vetrine, una a fianco all’altra in un’esposizione permanente come le sue primedonne». Per non parlare dei portoni, dello schieramento trionfale dei palazzi, che con finestre e balconi nell’orgia infinita che sfida il cielo con la sua mistica modernista.
Come si nota Patruno mostra tutto il suo amore e il suo affetto a questa grande città , spesso maltrattata e offesa dalla brutalità di certi episodi di cronaca, ma che comunque non perde la sua bellezza e il suo ruolo di città ecumenica che fa da ponte con l’Oriente e riferimento per tutto il Mediterraneo.
Armando Perotti nel suo libro “Bari dei nostri nonni” (Adriatica Editrice, 1975), scriveva che «Bari è ormai sulla sicura via della prosperità . Lasciate cantare i profeti del malo augurio; essi sono di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Ma la città nostra non ha più nulla da temere, credetelo, da invidie d’uomini o d’eventi». E non si può che concordare.
Lino Patruno, giornalista e scrittore, ha diretto per tredici anni “La Gazzetta del Mezzogiorno”, attualmente dirige le testate e i laboratori di scrittura del Master di giornalismo dell’Università di Bari e dell’Ordine dei giornalisti di Puglia. È autore di una quindicina di libri su cultura, storia, economia del Sud. Per l’Editore Adda ha curato i volumi collettivi “Invito a Bari”, “La città di San Nicola”, “Bari Vecchia”, “L’acqua e il suo acquedotto”, “Gargano”, e pubblicato “Bari. Istruzioni per l’uso”, tradotto anche in inglese e francese, “Invito in Basilicata” (con Raffaele Nigro) e “Trani” (con Raffaele Nigro e Stefania Mola), nonché il recente “Io resto al Sud”, indirizzato in particolare ai ragazzi delle scuole medie.
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Cultura e Spettacoli