Ferrovie Sud-Est, Mazzei presenta interrogazione: “Serve chiarezza, andremo fino in fondo”

BARI - “Sulle Ferrovie Sud Est si deve assolutamente fare chiarezza: i cittadini hanno diritto di sapere come si spendono soldi pubblici. Per questo, ho depositato un’interrogazione urgente diretta al presidente della Giunta regionale e all’assessore alla Mobilità. Il caso va approfondito e non lo lasceremo cadere nel nulla”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei.

“Nel 2009 – aggiunge - le Ferrovie Sud Est hanno acquistato per 912 mila euro 25 carrozze dismesse da due distinte società tedesche, per essere vendute ad una società polacca, nello stesso stato ma con un prezzo diverso: 7 milioni di euro. Fu riportato allora come un grande affare, ma in realtà pochi mesi dopo le stesse carrozze venivano vendute dalla società polacca alle FSE, seppure ristrutturate, ma ad un prezzo decisamente ‘diverso’: 22 milioni di euro. Le perizie hanno certificato che il prezzo è raddoppiato rispetto ai reali valori di mercato e, cosa ancora più singolare, la ‘Varsa’ non era un colosso polacco ma una società costituita pochi giorni prima di chiudere la commessa. Secondo la stampa, le ferrovie regionali nel 2009 hanno comprato, sempre da un’azienda polacca, 27 nuovi treni stavolta per 50 milioni di euro, ed anche questa volta è intervenuta la “Varsa” per fornire un’attività di consulenza al modico prezzo di… 11 milioni e 369 mila euro. L’intera operazione è stata finanziata con fondi erogati dalla Regione Puglia e dall’Unione europea. A questo proposito, è da evidenziare che il 15 aprile sia stata presentata apposita interrogazione consiliare, come sempre ancora in attesa di riscontro, dove si evidenziava una possibile incompatibilità della dirigente nominata all’Autorità di Audit. La ricostruzione è utile per cristallizzare il giro di danaro complesso e articolato, al vaglio della magistratura, che potrebbe costituire un caso di consistente danno erariale (oltre al resto), a cui si aggiunge il rischio di restituzione dei fondi all’Unione europea. È, quindi, opportuno che la Giunta chiarisca se in sede di ammissione del contributo richiesto da FSE per gli acquisti in questione, siano state riscontrate anomalie procedurali; se l’Audit abbia segnalato eventuali irregolarità nei rendiconti presentati da FSE e trasmessi alla Comunità Europea e quali iniziative si intendano intraprendere in via cautelativa”.

“È una vicenda opaca e noi andremo fino in fondo per ricercare ogni responsabilità politica, per quel che ci compete –conclude- per difendere e tutelare gli interessi dei cittadini che hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi, specie in una Regione dove le tasse superano l’1,8 miliardi di euro”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto