'Manovra insostenibile', Regioni sul piede di guerra per i tagli. Renzi, 'taglino i loro sprechi'
Le regioni sono sul piede di guerra sulla legge di stabilità appena varata dal Governo. "La manovra è insostenibile per le Regioni a meno di non incidere sulla spesa sanitaria". Così il presidente della conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. Abbiamo dato intesa sul Patto per la Salute e il Fondo sanitario: il Patto viene così meno. Il Governo fa delle legittime e condivisibili manovre di politica economica ma usando risorse che sono di altri enti: l'elemento incrina un rapporto di lealtà istituzionale e di pari dignità".
"Le regioni - aggiunge Chiamparino - chiedono un incontro urgente al Governo per affrontare una serie di temi e ricostituire un rapporto di leale collaborazione".
"Valutando il testo, sembra ci siano 4 miliardi di tagli alle Regioni, 2 dei quali sono i nuovi fondi alla sanità datici a luglio di quest'anno con un accordo tra Governo e Regioni e che adesso sarebbero inopinatamente tagliati". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sulla legge di stabilità. "Non è che il Governo può prima fare un accordo - afferma Maroni - e poi togliere di mezzo questo accordo senza coinvolgere chi ha firmato". Secondo il presidente della Lombardia, "come conseguenza ci sarà non una riduzione delle tasse ma, temo, un aumento delle tasse da parte delle Regioni perché questi tagli, soprattutto nella sanità, sono insostenibili".
LA REPLICA DI RENZI, 'TAGLINO I LORO SPRECHI' - "Una manovra da 36 miliardi e le regioni si lamentano di uno in più?Comincino dai loro sprechi anzichè minacciare di alzare le tasse #no alibi". Così il premier Matteo Renzi su Twitter dopo le critiche avanzate sulla legge di stabilità da parte delle Regioni. "Incontreremo i presidenti di regione. Ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese", dice ancora su Twitter Renzi.
Incontreremo i presidenti di regione. Ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese.
"Le regioni - aggiunge Chiamparino - chiedono un incontro urgente al Governo per affrontare una serie di temi e ricostituire un rapporto di leale collaborazione".
"Valutando il testo, sembra ci siano 4 miliardi di tagli alle Regioni, 2 dei quali sono i nuovi fondi alla sanità datici a luglio di quest'anno con un accordo tra Governo e Regioni e che adesso sarebbero inopinatamente tagliati". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sulla legge di stabilità. "Non è che il Governo può prima fare un accordo - afferma Maroni - e poi togliere di mezzo questo accordo senza coinvolgere chi ha firmato". Secondo il presidente della Lombardia, "come conseguenza ci sarà non una riduzione delle tasse ma, temo, un aumento delle tasse da parte delle Regioni perché questi tagli, soprattutto nella sanità, sono insostenibili".
LA REPLICA DI RENZI, 'TAGLINO I LORO SPRECHI' - "Una manovra da 36 miliardi e le regioni si lamentano di uno in più?Comincino dai loro sprechi anzichè minacciare di alzare le tasse #no alibi". Così il premier Matteo Renzi su Twitter dopo le critiche avanzate sulla legge di stabilità da parte delle Regioni. "Incontreremo i presidenti di regione. Ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese", dice ancora su Twitter Renzi.
Incontreremo i presidenti di regione. Ma non ci prendiamo in giro. Se vogliamo ridurre le tasse, tutti devono ridurre spese e pretese.
