Sergio Cammariere presenta 'Mano nella Mano': un nuovo album tra viaggi e grandi artisti
di Pierpaolo De Natale - Uscito solo poche settimane fa il suo ultimo album intitolato "Mano nella mano",
Sergio Cammariere sta riscuotendo successo e consensi dal pubblico e dalla critica. Il
disco, scritto con la collaborazione di Roberto Kunstler ai testi e due incursioni liriche
di Giulio Casale contiene undici tracce, di cui una strumentale dal titolo "Pangea" e
un omaggio al maestro e poeta Bruno Lauzi.
L'album è il settimo progetto discografico del cantautore che ha come compagni di viaggio musicisti di alto profilo quali Antonello Salis, Fabrizio Bosso e Roberto Taufic, solo per citarne alcuni.
L'album nasce da un viaggio, compiuto partendo dall'Andalusia e passando per l’Africa, raccontacelo un po'.
In Africa c'ero già stato, ma guardarla da Tarifa e vederla così vicina, quasi da poterla toccare con una mano, mi ha colpito molto, il ritmo e il suono dei due continenti, vissuti in quel momento erano per me molto simili. Infatti nella musica marocchina ci sono molti tratti della musica andalusa e viceversa, dentro la musica del sud della Spagna si sente l’influenza delle grandi architetture arabe, penso all'Alhambra a Granada, o a Cordova. Ascoltando la musica gitana e flamenco, poi ho percepito somiglianze con la musica Gnawa, espressione tipica del popolo berbero e nomade che arriva dal Sahara. Da queste mescolanze di ritmo e di culture sono nati questi brani nuovi.
Avevi già pensato al nuovo album da creare al tuo ritorno?
In realtà i viaggi sono soltanto una fonte di ispirazione. Spesso quando ci si trova in luoghi nuovi non ci si rende conto della bellezza che ci circonda. Una mia grande passione è quella di riprendere con la videocamera i luoghi dove mi trovo e riguardando le immagini girate in quei posti lontani, ho acquisito una nuova coscienza che ha alimentato sensazioni piene di senso immaginativo, intuitivo e ispirativo; quindi ho deciso di comporre una serie di canzoni che potessero comunicare questo mio sentire. "Mano nella mano" è una canzone che cerca di trasmettere attraverso la musica e le parole l’unione tra cielo e terra, tra il fisico e lo spirito.

C'è un brano dell'album a cui sei particolarmente legato?
Sono molto affezionato a tutti i brani di tutti gli album. Sono tutti figli, ognuno è un piccolo quadro e un regalo per chi poi lo ascolterà. Se posso dire una canzone tra le ultime di questo album a cui penso con affetto è "Così solare", perché l'ho scritta negli anni '80 ed è una delle mie prime composizioni. Il video di "Mano nella mano", invece, è girato in Sardegna. Luogo che io adoro e che ha fatto parte della mia vita per tanti anni. E devo 2 ringraziare i registi Francesco Cabras e Alberto Molinari, con loro avevo già realizzato i miei primi video, tra cui "Sorella mia" e "Tutto quello che un uomo". Abbiamo scelto la Sardegna perché è un luogo incantato. Il territorio sardo regala sempre emozioni e suggestioni molto forti. In Gallura si sente la forza del granito, il profumo intenso dei ginepri e respirare quell'aria così fine, così fresca sotto un cielo di un azzurro così luminoso, ti fa pensare al rapporto dell'Uomo con la natura, al senso della vita.
Le riprese di animali e paesaggi naturali sono volute o casuali?
Girare a contatto con la natura è stata una scelta. Gli aironi sono stati una visione eterea e casuale, il coniglio è stato un incontro molto divertente, è stato lui a decidere e a prendere confidenza con me e con la telecamera. Il cavallo è l’animale che da sempre vorrei avere. L’olivastro millenario del Luras che è uno dei protagonisti del video, è stato tanto cercato e grazie a “Film Commission Sardegna” (che ha contribuito alla realizzazione del video) lo abbiamo trovato. Quando lo vedi, quando sei difronte ad un albero così maestoso e poetico ti rendi conto di cosa sia la bellezza e l’arte che solo la natura sa creare.
Partirà un nuovo tour per lanciare questo album in tutta Italia?
Assolutamente, partirà una nuova stagione di concerti dal Teatro Petruzzelli di Bari, il 22 novembre con i musicisti che mi seguono da oltre quindici anni come Fabrizio Bosso alla tromba, Amedeo Adriano alla batteria, Francesco Puglisi (che sostituirà Luca Bulgarelli) al contrabbasso e Bruno Marcozzi alle percussioni. Insieme rileggeremo le canzoni di questo nuovo disco e incontreremo finalmente le persone con le quali possiamo condividere la parte più bella ed essenziale del nostro lavoro, la musica.
CONTACTS: https://www.facebook.com/SergioCammariereOfficial
L'album è il settimo progetto discografico del cantautore che ha come compagni di viaggio musicisti di alto profilo quali Antonello Salis, Fabrizio Bosso e Roberto Taufic, solo per citarne alcuni.
L'album nasce da un viaggio, compiuto partendo dall'Andalusia e passando per l’Africa, raccontacelo un po'.
In Africa c'ero già stato, ma guardarla da Tarifa e vederla così vicina, quasi da poterla toccare con una mano, mi ha colpito molto, il ritmo e il suono dei due continenti, vissuti in quel momento erano per me molto simili. Infatti nella musica marocchina ci sono molti tratti della musica andalusa e viceversa, dentro la musica del sud della Spagna si sente l’influenza delle grandi architetture arabe, penso all'Alhambra a Granada, o a Cordova. Ascoltando la musica gitana e flamenco, poi ho percepito somiglianze con la musica Gnawa, espressione tipica del popolo berbero e nomade che arriva dal Sahara. Da queste mescolanze di ritmo e di culture sono nati questi brani nuovi.
Avevi già pensato al nuovo album da creare al tuo ritorno?
In realtà i viaggi sono soltanto una fonte di ispirazione. Spesso quando ci si trova in luoghi nuovi non ci si rende conto della bellezza che ci circonda. Una mia grande passione è quella di riprendere con la videocamera i luoghi dove mi trovo e riguardando le immagini girate in quei posti lontani, ho acquisito una nuova coscienza che ha alimentato sensazioni piene di senso immaginativo, intuitivo e ispirativo; quindi ho deciso di comporre una serie di canzoni che potessero comunicare questo mio sentire. "Mano nella mano" è una canzone che cerca di trasmettere attraverso la musica e le parole l’unione tra cielo e terra, tra il fisico e lo spirito.

C'è un brano dell'album a cui sei particolarmente legato?
Sono molto affezionato a tutti i brani di tutti gli album. Sono tutti figli, ognuno è un piccolo quadro e un regalo per chi poi lo ascolterà. Se posso dire una canzone tra le ultime di questo album a cui penso con affetto è "Così solare", perché l'ho scritta negli anni '80 ed è una delle mie prime composizioni. Il video di "Mano nella mano", invece, è girato in Sardegna. Luogo che io adoro e che ha fatto parte della mia vita per tanti anni. E devo 2 ringraziare i registi Francesco Cabras e Alberto Molinari, con loro avevo già realizzato i miei primi video, tra cui "Sorella mia" e "Tutto quello che un uomo". Abbiamo scelto la Sardegna perché è un luogo incantato. Il territorio sardo regala sempre emozioni e suggestioni molto forti. In Gallura si sente la forza del granito, il profumo intenso dei ginepri e respirare quell'aria così fine, così fresca sotto un cielo di un azzurro così luminoso, ti fa pensare al rapporto dell'Uomo con la natura, al senso della vita.
Le riprese di animali e paesaggi naturali sono volute o casuali?
Girare a contatto con la natura è stata una scelta. Gli aironi sono stati una visione eterea e casuale, il coniglio è stato un incontro molto divertente, è stato lui a decidere e a prendere confidenza con me e con la telecamera. Il cavallo è l’animale che da sempre vorrei avere. L’olivastro millenario del Luras che è uno dei protagonisti del video, è stato tanto cercato e grazie a “Film Commission Sardegna” (che ha contribuito alla realizzazione del video) lo abbiamo trovato. Quando lo vedi, quando sei difronte ad un albero così maestoso e poetico ti rendi conto di cosa sia la bellezza e l’arte che solo la natura sa creare.
Partirà un nuovo tour per lanciare questo album in tutta Italia?
Assolutamente, partirà una nuova stagione di concerti dal Teatro Petruzzelli di Bari, il 22 novembre con i musicisti che mi seguono da oltre quindici anni come Fabrizio Bosso alla tromba, Amedeo Adriano alla batteria, Francesco Puglisi (che sostituirà Luca Bulgarelli) al contrabbasso e Bruno Marcozzi alle percussioni. Insieme rileggeremo le canzoni di questo nuovo disco e incontreremo finalmente le persone con le quali possiamo condividere la parte più bella ed essenziale del nostro lavoro, la musica.
CONTACTS: https://www.facebook.com/SergioCammariereOfficial
