Napolitano, 'antipolitica patologia quasi eversiva'. Grillo, 'Colle rischia vilipendio'

ROMA - "La critica della politica e dei partiti, preziosa e feconda nel suo rigore, purché non priva di obiettività, senso della misura e capacità di distinguere è degenerata in anti-politica, cioè in patologia eversiva". Lo ha detto il presidente Napolitano in un discorso all'Accademia dei Lincei. Secondo il Presidente, senza moralità la politica frana in corruzione. "La moralita' di chi fa politica poggia sull'adesione profonda, non superficiale, a valori e fini alla cui affermazione concorre col pensiero e con l'azione.

Altrimenti l'esercizio di funzioni politiche può franare nella routine burocratica, nel carrierismo personale, nella ricerca di soluzioni spicciole per i problemi della comunità, se non nella più miserevole compravendita di favori, nella scia di veri e propri circoli di torbido affarismo e sistematica corruzione". "Napolitano deve stare molto attento rischia che lo denunciamo per vilipendio del Movimento". Così Beppe Grillo lasciando il Senato ai giornalisti che gli chiedevano un commento alle parole sull'antipolitica del capo dello Stato.

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