Scontri e fumogeni a Milano e Torino, Cgil: 'altissima adesione' (VIDEO)

Momenti di alta tensione a Milano quando il corteo dello sciopero sociale, con centinaia di studenti, è giunto in piazza Duca d'Aosta davanti al Pirellone, sede del consiglio regionale. 

Esplosi alcuni petardi e lacrimogeni. La polizia ha caricato i manifestanti con i manganelli. Anche a Torino ci sono stati scontri tra studenti e forze dell'ordine e otto persone sono state fermate dalla polizia.
Hanno superato ogni aspettativa i primi dati che provengono dallo sciopero di stamani nel settore industriale. Vi è, infatti, ''un'altissima adesione allo sciopero generale'': a precisarlo la Cgil.

Da una prima rilevazione risulta una media di adesione del 70,2%. "Affollatissime le 54 piazze dove si stanno tenendo i cortei e le manifestazioni a sostegno dello sciopero". I sindacati segnalano almeno 50mila persone al corteo di Milano e 40mila a Roma. Fatta eccezione per il trasporto in gomma dell'Azienda Napoletana di Mobilità (ANM) e per la linea 2 della metropolitana gestita da Trenitalia, è pressoché totale l'adesione allo scoperto da parte dei lavoratori del settore trasporti di Napoli.

A Roma metro chiusa. Sono circa 200 i voli Alitalia su tutto il territorio nazionale cancellati. La società spiega che il numero delle cancellazioni (circa il 50% dei voli previsti per la giornata) è legato allo stop dei controllori di volo dell'Enav: tutti i passeggeri sono stati riprotetti nei giorni scorsi su altri voli.

Il perche' della protesta viene spiegato da Susanna Camusso, leader della Cgil: "E' una scelta del governo se continuare a provare a innescare il conflitto oppure se sceglie di discutere. Deve essere chiaro che noi non ci fermiamo.

Continueremo a contrastare le scelte sbagliate per aver una prospettiva di lavoro in questo paese". Da parte sua, Carmelo Barbagallo leader della Uil ha detto: "Faremo una nuova resistenza e questa piazza dimostra che ce la faremo".

"Lo sciopero generale proclamato per oggi è segno senza dubbio di una notevole tensione tra sindacati e governo". Lo ha detto il presidente Giorgio Napolitano parlando con i giornalisti a Torino. "E' bene che ci sia rispetto reciproco" tra le prerogative di governo e sindacati e che "non si vada ad una esasperazione come quella di cui oggi abbiamo il segno. Non fa bene al Paese".