Germanwings: copilota si rinchiuse in cabina 'per distruggere aereo'

ROMA - Il dramma dell'airbus Germanwings diventa di ora in ora un giallo dai contorni sempre più nebulosi. Il copilota, un tedesco 28enne, si era barricato all'interno della cabina con l'intenzione di "distruggere l'aereo". E il comandante che cercava invano di sfondare la porta per scongiurare il disastro tra le urla dei passeggeri. Si tratta del racconto choc della prima scatola nera ritrovata: a rilevarlo a Marsiglia il procuratore.

Prima il copilota Andreas Lubitz ed il comandante chiacchieravano tranquillamente. Poi il comandante è uscito fuori dalla cabina ma al ritorno ha trovato trova la porta sbarrata ed ha cercato di aprirla. Il resto è tristemente noto: lo schianto dell'aereo sulle Alpi, con 150 persone a bordo, che si sono accorte all'ultimo momento di quello che stava succedendo e si sono messe a urlare. Vittime in un dramma che pian piano sta trovando delle spiegazioni. I passeggeri si sono accorti all'ultimo momento di quello che stava succedendo e si sono messi a urlare.
Un airbus Germanwings

Secondo il quotidiano Le Figaro, "l'indagine sulla sicurezza aerea potrebbe presto trasformarsi in un'indagine criminale. L'ipotesi di un attentato o del suicidio del pilota in servizio rimasto nella cabina di pilotaggio potrebbe assumere spessore nelle prossime ore".

Secondo la fonte citata dal New York Times, dall'audio risulta infatti che il pilota rimasto chiuso fuori dalla cabina avrebbe tentato di rientrare bussando prima piano senza ricevere risposta. Avrebbe continuato ad insistere sempre più, senza ricevere risposta. Fino a tentare di abbattere la porta: "Si sente che sta tentando di buttare giù la porta".

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