Nemtsov: in migliaia sfilano a Mosca

MOSCA - I russi scendono in piazza per ricordare Boris Nemtsov, uno dei rivali politici di Putin freddato brutalmente a colpi di pistola a poche decine di metri dalla Piazza Rossa nella notte tra venerdì e sabato. Ma se molti sostenitori dell'opposizione vedono lo zampino dello 'zar' dietro il delitto, il presidente russo parla di "provocazione" contro lo Stato e assicura che "sarà fatto tutto il possibile affinché gli organizzatori e gli esecutori del vile e cinico assassinio abbiano la giusta punizione".

Secondo il portavoce del Cremlino, inoltre, Nemtsov non rappresentava una minaccia a livello politico per l'uomo forte di Mosca. "Se prendiamo in considerazione il livello di popolarità di Putin - ha dichiarato - allora in generale Nemtsov era piuttosto un comune cittadino". Come dire che chi siede nella sala dei bottoni non aveva alcun interesse ad eliminarlo.

In maniera differente la pensa il presidente ucraino Petro Poroshenko, che ha rivelato di aver avuto un colloquio con l'oppositore russo poco tempo fa sostenendo che questi "doveva presentare prove convincenti della partecipazione delle forze armate russe" nel conflitto nel Donbass. E che per questa ragione è stato ucciso.

Il Comitato investigativo sta vagliando diverse piste, tra le quali un tentativo di "destabilizzare" lo Stato, l'estremismo islamico, il conflitto in Ucraina e la vita sentimentale della vittima. Ovviamente tra le ipotesi prese in considerazione dagli inquirenti non c'è quella dell'omicidio ordinato dal Cremlino. Eppure non molti giorni fa, il 10 febbraio, era stato lo stesso Nemtsov a confidare al sito Sobesednik.ru di temere che Putin lo volesse morto.

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