Bari: apertura straordinaria per la mostra di Cambellotti

BARI - In occasione della Festa della Repubblica, la mostra “Duilio Cambellotti. Le grazie e le virtù dell’acqua”, in corso a Bari presso il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese, lunedì 1 giugno e martedì 2 giugno sarà aperta con il consueto orario dalle 10 alle 18.

La mostra è un’occasione unica per scoprire la geniale produzione dell’artista Duilio Cambellotti, incaricato nel 1931 della decorazione e dell’arredo dell’intero Palazzo, a coronamento dell’immane impresa di ingegneria idraulica già compiuta. Realizzato fra il 1931 e il 1934, il lavoro di Cambellotti è la sintesi di un lungo percorso artistico che lo ha visto protagonista in tante arti: nella scultura, pittura, scenografia teatrale, ceramica, illustrazione editoriale, architettura e design.

Molti i visitatori in questi mesi, provenienti sia dalla regione Puglia che dal resto d’Italia, che hanno avuto il piacere di ammirare la poliedricità di Cambellotti. La mostra sarà visitabile fino a domenica 14 giugno, restano, quindi, pochi giorni per ammirare le oltre centoventi opere esposte, provenienti anche da importanti musei, fondazioni e collezioni private, come la Wolfsoniana Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo di Genova e l’Archivio Cambellotti di Roma.

Dipinti, disegni, illustrazioni, celebri sculture in bronzo come la monumentale “Fonte della Palude” esposta all’ingresso del Palazzo, ceramiche, terrecotte, vetrate, mobili e i bozzetti preparatori eseguiti per il Palazzo dell’Acquedotto, mostrano al visitatore un susseguirsi di argomenti cari a Cambellotti: la spiga e l’ulivo, le mille e una notte, il mondo della natura, la grazia delle donne, le virtù dell’acqua, gli stili e gli arredi. La visita è corredata da un’audioguida gratuita che illustra l’arte del geniale Cambellotti e gli innumerevoli particolari delle sue opere.

La scoperta di Cambellotti prosegue anche nei piani del Palazzo dell’Acquedotto Pugliese, magistralmente decorato ed arredato secondo i suoi puntuali disegni. Le porte di questa “Cattedrale dell’acqua” si aprono sulle stanze dove l'acqua scorre da grossi vasi dipinti, dalle stele femminili di marmo sulle pareti, dispensatrici di acqua, fino al trionfo sulle tele della splendida Sala del Consiglio.

“Cambellotti – come sottolinea Nicola Costantino, Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese - introduce nel Palazzo innumerevoli riferimenti all’acqua non solo sulle pareti, ma anche nei pavimenti, con splendidi inserti in marmo policromo e in metallo, in alcune magnifiche sculture, negli originalissimi arredi, ed in mille piccoli ma essenziali dettagli: i “corsi d’acqua” dipinti, o in pietra, o in madreperla, gli ulivi e le spighe stilizzati, le anfore sulle porte e nelle vetrate, le maniglie a forma di viadotto romano, la fontana nella corte interna, fino alle staffe di fissaggio dei pluviali, realizzate in ferro battuto con forma di biscia d’acqua”.