Dalla Magna Grecia consigli per la lettura

di Vittorio Polito - Per Cartesio: “La lettura di buoni libri è una sorta di conversazione con gli spiriti migliori dei secoli passati” e fin qui potremmo soltanto obiettare che il filosofo aveva un... ‘metodo’ per giudicare i buoni libri, ma io dopo aver letto il libro “Sulla lettura” ad opera di Cosimo e Antonio Rodia ritengo che un buon libro sia quello che accompagni il lettore in tutto il percorso, preoccupandosi che quanto esposto nel testo sia stato recepito.

Non era mia intenzione leggere tutto il libro, ma i due autori, immagino padre e figlio, sono stati così bravi da conquistarmi con leggerezza e dandomi, al momento opportuno, le spiegazioni richieste. Ossia quando mi pareva che non fossi in grado di seguire il loro discorso, ecco pronta una delucidazione per illustrare meglio il loro punto di vista. Gli autori si sono immedesimati nel lettore e intervengono prontamente quando gli argomenti sono troppo specifici e richiedono richiami su cui non tutti sono tenuti ad essere informati. Puntare alla diffusione del libro fin dalla prima infanzia è una di quelle sfide in cui “credere è possibile, non credere impossibile” e, nonostante ciò, vi sono colpevoli ritardi sia in ambito scolastico che della famiglia.

Entrambi gli autori vantano un lungo elenco di pubblicazioni ed Antonio è dottore di ricerca presso l’Università del Salento e, quindi, giovane in cerca di realizzazione professionale. Daniele Giancane, professore di Scienze della formazione dell’Università di Bari, nella sua introduzione senza mezzi termini, dati ISTAT alla mano, afferma che in Italia si legge pochissimo e male. Senza dire che ogni età deve avere il proprio libro.

Cosimo e Antonio Rodia “Sulla lettura tra gioco e impegno personale” (pp. 162, aprile 2015, Levante Editori Bari, euro 16,00) è un libro che dovrebbero leggere tutti i genitori, i nonni e coloro che ritengono che un mondo migliore si sviluppi anche attraverso la conoscenza; non vi è sapere senza lettura, ma vi sono troppi 'affari tuoi' in giro e non sarà facile vincere la battaglia.

Proposta: ai miei tempi, al termine dell’anno scolastico, si invitavano i ragazzi a leggere durante le vacanze alcuni libri, per poi riferire a settembre. Vero è che il telefono era ancora un mezzo riservato ai grandi, ma non sempre tornare alle origini è sinonimo di debolezza. Nell’era del digitale un libro di carta che 'puzza' ancora di inchiostro, a mio avviso, possiede ancora tutti i requisiti per far felice un ragazzo del nuovo millennio.

Gli autori di questo intelligente e acuto saggio hanno origini tarantine e mi piace pensare che la Magna Grecia, con tutto il suo passato fascinoso, sembri indicarci una strada a dimensione planetaria, testimonianza di un SUD capace di essere ancora forza trainante di tutte le operazioni culturali nel segno di una ‘lega’, nel senso di unione, italiana vincente su tutti i pregiudizi privi di concetti e contenuti. La copertina del libro è opera della nota pittrice Gabriella Rodia e si vede la mano di una pregevole lavoratrice della tela, facente parte di una famiglia contagiata ed ispirata dal sacro fuoco dell'arte. Per la serie in Puglia all’appello dell’arte, intesa in tutte le sue sfaccettature, risponde sempre presente: la famiglia. Questi sono i tipi di famiglia che hanno una futuro e lo daranno al nostro Paese.