Primo Maggio: manifestazione dei sindacati a Pozzallo. Camusso, cambiare la riforma Fornero

ROMA - Partono le celebrazioni del 1° maggio con la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil, guidata dai rispettivi segretari generali, quest'anno a Pozzallo, in provincia di Ragusa, uno dei porti simbolo degli sbarchi e del dramma dell'immigrazione. "La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso", è lo slogan scelto dalle tre confederazioni per la festa del lavoro, che in questa edizione mette al centro, accanto ai lavoratori, i migranti.

L'appuntamento è in piazza della Rimembranza, dove è stato allestito il palco. Dopo il saluto del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, si alterneranno le testimonianze dei lavoratori. A questi faranno seguito gli interventi dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Dopo i comizi, Camusso, Furlan e Barbagallo deporranno in mare una corona di fiori in memoria dei tanti migranti morti nelle stragi del Mediterraneo.

LE DICHIARAZIONI - "Bisogna far ripartire la crescita e lo sviluppo: è l'unico modo per creare i posti di lavoro", che "non si creano con le regole". Lo afferma il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, arrivando in piazza per la manifestazione del Primo Maggio organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Pozzallo. Alla luce dell'aumento della disoccupazione, registrato dall'Istat, Furlan sottolinea che questi dati "purtroppo testimoniano che l'entusiasmo del governo non era giustificato".

"Lo diciamo da mesi, purtroppo i dati sulla disoccupazione trovano solo conferme". Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, arrivando in piazza a Pozzallo per il Primo maggio di Cgil, Cisl e Uil, parla dell'emergenza occupazione. "Bisogna cambiare le politiche" del governo e "bisogna fare investimenti pubblici e privati" per far ripartire l'occupazione, insiste Barbagallo.

Anche Susanna Camusso ribadisce la necessità di "mettere mano" alla riforma Fornero. Questa è solo un esempio di "tutte le leggi sbagliate fatte in questi anni, da Monti a Renzi", aggiunge Barbagallo, scettico sulla destinazione del tesoretto da 1,6 miliardi trovato dal governo nelle pieghe del Def. "Il tesoretto è solo virtuale, per questo volevano darlo ai poveri", afferma ironicamente. La cerimonia di Pozzallo si è aperta con un minuto di silenzio chiesto alla piazza dal leader della Uil per "i morti nel Mediterraneo e in Nepal". E si è chiusa con il lancio in mare di una corona di fiori in memoria delle tante vittime, da parte dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. "Non basta chiudere le frontiere davanti alla fame ed alla morte. Noi vogliamo un'Europa del lavoro e della solidarietà, che sia motore della pace", scandisce Furlan. Parte subito all'attacco Matteo Salvini: "Pazzesco, questi sindacati sono una sciagura".

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