Grecia: fallisce negoziato con Ue. Varoufakis, impossibile escludere Grexit

Aumentano le divergenze tra la Grecia e creditori internazionali al tavolo tecnico di Bruxelles. "Sebbene qualche progresso sia stato fatto, il negoziato non è riuscito, poiché resta una significativa distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commissione, Bce e Fmi", hanno spiegato dall'esecutivo Ue, sottolineando che la distanza significativa è "nell'ordine dello 0,5-1% del Pil, o l'equivalente di due miliardi di euro di misure fiscali permanenti su base annuale". Ed "inoltre la proposta greca resta incompleta".

E così è fallito il tentativo del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, di giungere ad un accordo con la Grecia prima della riapertura dei mercati. La palla passa ora all'Eurogruppo di giovedì prossimo ma lo stesso Juncker resta convinto che "con maggiori sforzi sulle riforme da parte della Grecia e volontà politica da parte di tutti, una soluzione può ancora essere trovata prima della fine del mese"

Dal suo canto, Atene ha ribadito ancora una volta che "non accetterà ulteriori tagli alle pensioni" mentre il ministro delle finanze, Yanis Varoufakis, ha spiegato che "un avanzo primario pari all'1% del Pil, raggiungibile a marzo, non è più possibile" per le critiche condizioni di liquidità del Paese, ribadendo per l'ennesima volta che "è necessaria una ristrutturazione del debito" greco in modo che Atene "possa ritornare sui mercati" per finanziarsi.

VAROUFAKIS, IMPOSSIBILE ESCLUDERE GREXIT - "Io escludo una Grexit come soluzione ragionevole. Ma nessuno può escludere tutto: io non posso escludere che una cometa impatti la Terra". Lo dice il ministro delle Finanze greco Janis Varoufakis, in una intervista alla Bild.

Per la Grecia "il tempo sta finendo e stanno aumentando le probabilità che non si raggiunga un accordo". Lo ha detto il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann - riferisce Bloomberg - parlando a margine di un convegno a Francoforte.