Muore dopo fecondazione assistita, indagati due medici

CONVERSANO - Una 38enne barese è deceduta nell'ospedale Jaja di Conversano dopo essere stata sottoposta a un intervento di fecondazione assistita. Secondo quanto ha appreso l'Ansa, la donna sarebbe deceduta nella sala operatoria dell'unità di fecondazione medica assistita dopo l'agoaspirazione ovarica. A denunciare l'accaduto è stato il padre della donna. I carabinieri hanno sequestrato la cartella clinica.

In merito alla vicenda, due medici sono stati iscritti nel registro degli indagati della procura di Bari per cooperazione in omicidio colposo. Nelle prossime ore il pm inquirente del Tribunale di Bari affiderà l'incarico per l'autopsia.

Intervento del Direttore Generale della ASL Bari dott. Vito Montanaro.
“Siamo addolorati – afferma il dottor Vito Montanaro a nome dell’Azienda Sanitaria Locale – per la portata del tragico evento. Il nostro primo pensiero va alla famiglia della donna deceduta: ai familiari esprimiamo un sentito cordoglio e la nostra vicinanza. La priorità assoluta è ora fare luce sull’accaduto: ho voluto - continua il Direttore Generale - immediatamente costituire una commissione di indagine interna composta dal medico legale dell’azienda, dal direttore del Dipartimento di Cardiologia del PO San Paolo di Bari e dal direttore della Rianimazione dell’IRCCS di Castellana Grotte”.

“L’Azienda Sanitaria Locale di Bari fornirà la massima collaborazione a chi in queste ore ha il compito di verificare quanto è successo: a tal proposito ho apprezzato la risolutezza con cui il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha attivato la task force costituita all'interno dell'Unità di crisi permanente per il coordinamento degli interventi urgenti in caso di gravi eventi nell'erogazione di prestazioni da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Già nelle prossime ore speriamo di poter ricostruire quanto accaduto in maniera attendibile fornendo informazioni dettagliate e precise. Come ASL Bari - sottolinea il dottor Vito Montanaro - assicuriamo la massima collaborazione con gli organi ministeriali ed inquirenti: faremo quanto è necessario per chiarire l’accaduto. Si tratta di una vicenda molto dolorosa che tuttavia non deve offuscare i meriti e le competenze del lavoro svolto dal personale che opera presso la struttura di Conversano a cui va riconosciuto l’impegno profuso ed i risultati ottenuti negli anni”.

“Al momento siamo in grado di confermare la natura del decesso avvenuto in data 10 giugno 2015 presso la UO di Fisiopatologia della Riproduzione Umana e PMA di II livello del Presidio Territoriale di Conversano al termine di una procedura programmata di agoaspirazione ovarica in anestesia. Sono intervenuti tempestivamente gli uffici inquirenti, che, acquisita la cartella clinica e assunte le prime necessarie informazioni in ambito sanitario nonché dagli stessi parenti presenti, hanno provveduto a dare notizia al sostituito procuratore di turno che ha disposto il trasferimento della salma all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. Si è in attesa delle disposizioni accertative irripetibili (autopsia) da parte della magistratura inquirente. L’esito dell’indagine conoscitiva da me disposta - conclude il DG Vito Montanaro - sarà disponibile già nella giornata di domani-venerdì 12 Giugno 2015”.

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