Bracciante morto nel Salento: famiglia ospitata a Nardò
LECCE - La solidarietà dopo il dramma. Il Comune di Nardò ha dato ospitalita' alla moglie e ai due figli di Mohamed, il bracciante sudanese di 47 anni morto lunedi' a causa di un malore mente lavorava in un'azienda agricola.
Contestualmente il sindaco, Marcello Risi, ha reso noto che "appresi i primi sviluppi dell'inchiesta sul decesso, e' orientato alla costituzione di parte civile del comune". La Procura di Lecce ha, infatti, aperto un fascicolo per omicidio colposo e iscritto nel registro degli indagati i due titolari dell'azienda agricola in cui e' avvenuto il decesso e un intermediario sudanese.
La famiglia della vittima e' giunta stamani in Salento da Caltanissetta, città in cui risiede e dove l'uomo sarebbe dovuto tornare alla fine della stagione di raccolta di angurie e pomodori. Durante la loro permanenza a Nardo', moglie e figli del bracciante saranno ospiti dall'amministrazione comunale. Il primo cittadino ha espresso ai familiari del lavoratore "il cordoglio della comunità neretina".
Contestualmente il sindaco, Marcello Risi, ha reso noto che "appresi i primi sviluppi dell'inchiesta sul decesso, e' orientato alla costituzione di parte civile del comune". La Procura di Lecce ha, infatti, aperto un fascicolo per omicidio colposo e iscritto nel registro degli indagati i due titolari dell'azienda agricola in cui e' avvenuto il decesso e un intermediario sudanese.
La famiglia della vittima e' giunta stamani in Salento da Caltanissetta, città in cui risiede e dove l'uomo sarebbe dovuto tornare alla fine della stagione di raccolta di angurie e pomodori. Durante la loro permanenza a Nardo', moglie e figli del bracciante saranno ospiti dall'amministrazione comunale. Il primo cittadino ha espresso ai familiari del lavoratore "il cordoglio della comunità neretina".
