Museo Civico di Foggia: presentazione libro di Carmine de Leo

FOGGIA - Attiva già nella primavera del 1990, l’associazione Amici del Museo Civico di Foggia fu costituita ufficialmente con atto notarile del 28 ottobre 1990, oggi, pertanto, si appresta a festeggiare ben 25 anni di volontariato culturale realizzati attraverso decine e decine di conferenze, mostre, visite guidate, pubblicazioni e tante altre attività culturali che hanno messo sempre in primo piano la città di Foggia ed il territorio della sua provincia.

L’associazione ha inteso festeggiare la ricorrenza dei suoi 25 ani di attività con la pubblicazione di un volume scritto del suo stesso presidente, lo scrittore e giornalista Carmine de Leo dal significativo titolo: “Storia e cultura a Foggia. Associazioni e circoli dal '600 al ‘900. Con particolare riferimento agli Amici del Museo”.

L’associazione fu fondata per iniziativa di Carmine Tavano, già sindaco di Foggia, che ne fu il primo presidente, con Carmine de Leo primo segretario del sodalizio culturale, seguirono poi i presidenti Nicola Spagnoli e Domenico Di Conza ed oggi, lo stesso de Leo, a sua volta diventato presidente, con questo volume traccia la storia della cultura a Foggia analizzando le vicende delle prime accademie letterarie e dei circoli culturali sorti nella nostra città già verso il Seicento e sviluppatisi poi sempre di più nel corso dei secoli successivi.

In questo volume Carmine de Leo, attraverso un’accurata ricerca durata alcuni anni in archivi e biblioteche locali, nazionali ed esteri, è riuscito a ricostruire, attraverso il ritrovamento e l’esame di varie fonti inedite o poco conosciute, le vicende di antiche accademie letterarie costituite a Foggia sin dal Seicento e Settecento in cui intellettuali del nostro territorio con le loro opere si posero, come il Vitale, detto il poetino,  anche all’attenzione nazionale per l’importanza delle loro opere letterarie; o come Giacinto Alfieri i cui studi scientifici furono pubblicati e diffusi in tutta l’Europa ed ancora oggi è possibile ritrovarne copie  in importanti musei e biblioteche, come a Londra presso il British Museum.

Il de Leo, scrittore e giornalista, ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,  noto  autore di molte pubblicazioni sulla storia e le tradizioni di Foggia e della Capitanata, i cui vari volumi sono rintracciabili nel Servizio Bibliotecario Nazionale: www.Sbn.it,  dopo un’accurata analisi dell’attività culturale foggiana nel ‘600 e ‘700 ha poi affrontato la storia di tanti circoli ed associazioni culturali formatisi a partire dall’Ottocento e nella prima metà del secolo scorso,  da sempre più volenterosi volontari che hanno saputo dare alla città di Foggia ed al suo territorio un valido contributo per il mantenimento delle tradizioni culturali e la ricerca e conservazione delle proprie radici, migliorando la conoscenza storica dei tempi in cui hanno operato.
Il volume, in una elegante veste editoriale, è arricchito da centinaia di note che fanno a corollario al testo del de Leo, invitando il lettore ad approfondire la ricerca storica, oltre che da varie citazioni letterarie che precedono ogni capitolo.

Il Museo, fulcro e centro dell’attività dell’associazione vi è pure rappresentato attraverso preziosi e numerosi disegni che ne ritraggono scorci, sale e singoli reperti, disegni realizzati da alcuni bravi soci-artisti degli Amici del Museo:  Buonarota, Del Giudice, Maruotti, Russo e Spagnoli.

Il volume, infine, si propone con una copertina raffigurante, in una vecchia foto d’epoca, l’antico Piano delle Fosse Granarie della città di Foggia, oggi piazza Piano della Croce, su cui si affaccia attualmente il Museo Civico, locali già sede del Municipio della città.

Foggia, grazie a questa pubblicazione di Carmine de Leo, edita in occasione dei 25 anni di volontariato culturale dall’associazione Amici del Museo Civico, si arricchisce di una nuova ricerca per conoscere il suo interessante passato letterario, affinché il presente ed il futuro della città continui ad animarsi di stimoli culturali sempre più forti per mantenere e coniugare l’antico andante dell’amore e della passione per la storia e le tradizioni per il luogo in cui si è nati e si vive.

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