Un mese dall’ordinanza antiprostituzione a Lecce, bilancio della Polizia locale
LECCE - Due pattuglie nelle ore serali, una nelle ore notturne, sette giorni su sette, è stato questo il personale della Polizia Locale impegnato in un assiduo pattugliamento, in qualche caso in abiti civili,della cosiddetta “zona a luci rosse” del capoluogo salentino, che dal 15 settembre è oggetto dell’ordinanza antiprostituzione voluta dal Sindaco Paolo Perronee condivisa con la Prefettura.
In poco meno di un mese sono stati contestati in tutto n. 41 verbali: n. 23 sanzioni sono state comminate a soggetti sorpresi ad esercitare l’attività di meretricio su strada;n. 8 verbali, invece, sono stati contestati ai loro clienti, persone, cioè, che, dopo aver contrattato la prestazione sessuale, hanno consentito alle prostitute di salire a bordo del proprio autoveicolo; altrin.8 accertamenti sono stati elevati nei confronti di automobilisti che hanno violato l’ordinanza di zona a traffico limitato, voluta dall’amministrazione comunale già dal maggio del 2007,che vige, dalle 21.00 alle 4.00,nella strade a ridosso della stazione ferroviaria, proprio per scoraggiare il via vai dei clienti; gli ultimi n. 2 verbali, infine, hanno sanzionato comportamenti contrari al decoro ai sensi del regolamento di polizia urbana.
Ricordiamo che il provvedimento punisce con una sanzione amministrativa di 300,00€ indistintamente prostitute e clienti e che l’area interessata comprende diciassette strade cittadine che vanno da via Oronzo Quarta, il viale che conduce alla stazione ferroviaria tradizionalmente frequentato dalle passeggiatrici, a Piazzale Rudiae,dove da qualche anno si è estesa l’attività di meretricio soprattutto di ragazze extracomunitarie, da Via Vecchia Carmiano, dove esercitano i transessuali, a via Lequile, passando per le vie limitrofe.
Il numero più alto di sanzioni si è registrato nei primi dieci giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza. Il tam-tam mediatico e la costante presenza delle pattuglia ha ridimensionato fortemente il fenomeno nella zona controllata, mentre si sono, sin da subito, moltiplicate le segnalazioni da parte dei cittadini per la presenza di prostitute in altre strade dello stesso quartiere, come via Monteroni, viale Grassi edalcune traverse. In questi casi gli agenti hanno proceduto all’identificazione ed all’allontanamento, così come consentito dalla legge, di n. 11 persone trovate in atteggiamenti diretti in modo palese ad offrire prestazioni sessuali a pagamento.
Durante i controlli, inoltre, sono state generalizzate due ragazze di nazionalità rumena, entrambe trentenni ed in evidente stato di gravidanza. “Siamo indubbiamente soddisfatti dei risultati ottenuticon il controllo dell’area sottoposta all’ordinanza, ma non abbasseremo la guardia.” – ha commentato il comandante Donato Zacheo. “La nostra presenza, però, sarà assicurata anche nelle zone dove, com’era prevedibile, si è parzialmente spostato il fenomeno affinché non vi prenda piede stabilmente.” – ha concluso il comandante. Gli fa eco l’assessore al ramo Luca Pasqualini che sottolinea con altrettanta soddisfazione come sia stato raggiunto l’obiettivo che l’amministrazione comunale si era prefissata sin dall’inizio, e cioè quello di restituire tranquillità ai residenti di quel quartiere esasperati dal degrado di quei luoghi e dallo spettacolo indecente al quale erano costretti ad assistere tutti i giorni, ma anche dal rischio di trovarsi coinvolti inepisodi di violenza collegati alla presenza delle prostitute e dei loro clienti.
In poco meno di un mese sono stati contestati in tutto n. 41 verbali: n. 23 sanzioni sono state comminate a soggetti sorpresi ad esercitare l’attività di meretricio su strada;n. 8 verbali, invece, sono stati contestati ai loro clienti, persone, cioè, che, dopo aver contrattato la prestazione sessuale, hanno consentito alle prostitute di salire a bordo del proprio autoveicolo; altrin.8 accertamenti sono stati elevati nei confronti di automobilisti che hanno violato l’ordinanza di zona a traffico limitato, voluta dall’amministrazione comunale già dal maggio del 2007,che vige, dalle 21.00 alle 4.00,nella strade a ridosso della stazione ferroviaria, proprio per scoraggiare il via vai dei clienti; gli ultimi n. 2 verbali, infine, hanno sanzionato comportamenti contrari al decoro ai sensi del regolamento di polizia urbana.
Ricordiamo che il provvedimento punisce con una sanzione amministrativa di 300,00€ indistintamente prostitute e clienti e che l’area interessata comprende diciassette strade cittadine che vanno da via Oronzo Quarta, il viale che conduce alla stazione ferroviaria tradizionalmente frequentato dalle passeggiatrici, a Piazzale Rudiae,dove da qualche anno si è estesa l’attività di meretricio soprattutto di ragazze extracomunitarie, da Via Vecchia Carmiano, dove esercitano i transessuali, a via Lequile, passando per le vie limitrofe.
Il numero più alto di sanzioni si è registrato nei primi dieci giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza. Il tam-tam mediatico e la costante presenza delle pattuglia ha ridimensionato fortemente il fenomeno nella zona controllata, mentre si sono, sin da subito, moltiplicate le segnalazioni da parte dei cittadini per la presenza di prostitute in altre strade dello stesso quartiere, come via Monteroni, viale Grassi edalcune traverse. In questi casi gli agenti hanno proceduto all’identificazione ed all’allontanamento, così come consentito dalla legge, di n. 11 persone trovate in atteggiamenti diretti in modo palese ad offrire prestazioni sessuali a pagamento.
Durante i controlli, inoltre, sono state generalizzate due ragazze di nazionalità rumena, entrambe trentenni ed in evidente stato di gravidanza. “Siamo indubbiamente soddisfatti dei risultati ottenuticon il controllo dell’area sottoposta all’ordinanza, ma non abbasseremo la guardia.” – ha commentato il comandante Donato Zacheo. “La nostra presenza, però, sarà assicurata anche nelle zone dove, com’era prevedibile, si è parzialmente spostato il fenomeno affinché non vi prenda piede stabilmente.” – ha concluso il comandante. Gli fa eco l’assessore al ramo Luca Pasqualini che sottolinea con altrettanta soddisfazione come sia stato raggiunto l’obiettivo che l’amministrazione comunale si era prefissata sin dall’inizio, e cioè quello di restituire tranquillità ai residenti di quel quartiere esasperati dal degrado di quei luoghi e dallo spettacolo indecente al quale erano costretti ad assistere tutti i giorni, ma anche dal rischio di trovarsi coinvolti inepisodi di violenza collegati alla presenza delle prostitute e dei loro clienti.
