Lombardia: arrestato consigliere Lega Nord Fabio Rizzi

MILANO - E' finito in carcere il consigliere regionale della Lega Nord, Fabio Rizzi, presidente della commissione Sanità ed estensore della recente riforma del sistema sociosanitario lombardo nell'ambito dell'Operazione 'Smile' per irregolarita' in appalti odontoiatrici in aziende ospedaliere lombarde. Ordine di custodia cautelare anche la moglie di Rizzi, alla quale sono stati concessi gli arresti domiciliari. Per entrambi c'è l'accusa è di associazione per delinquere, perquisizioni sono in corso nel domicilio di Rizzi e negli uffici al Consiglio regionale.

In carcere è finito anche un imprenditore vicino a Rizzi, Mario Valentino Longo. Come per Rizzi, anche la moglie di Longo è agli arresti domiciliari. Anche per loro c'è l'accusa di associazione per delinquere. L'inchiesta verte su una serie di appalti pubblici di Aziende Ospedaliere per la gestione, in outsourcing, di servizi odontoiatrici.

Rallentare il sistema sanitario nazionale per 'dirottare' i pazienti "sulla piu' remunerativa attivita' di solvenza" e guadagnare di piu'. Questo sarebbe stato, secondo la Procura di Monza, uno degli scopi perseguiti dagli indagati, in un sistema caratterizzato "non solo dalla violazione dei principi cardine di trasparenza, imparzialita', legalita', indispensabili per una buona amministrazione pubblica", ma anche "l'erogazione di servizi scadenti con ricadute, di natura economica e non, sia sugli enti pubblici che sui pazienti".

Figura chiave, l'imprenditrice e medico Maria Paola Canegrati. La sua societa' 'Odontoquality', con sede ad Arcore, avrebbe consolidato "una posizione di sostanziale monopolio" che vinceva "la quasi totalita' degli appalti". Appunto per aver favorito la 'Odontoquality', Fabio Rizzi e l'imprenditore Mario Valentino Longo avrebbero ricevuto come "remunerazione" il finanziamento della campagna elettorale del politico per le regionali del 2003, una tangente da 50.000 euro (pagata in contanti con l'intermediazione di un soggetto accusato di riciclaggio) e una serie di finte consulenze per 500 euro fatturate dalla moglie di Longo.