Bari: docenti in piazza, per abrogare le ingiustizie della Buona Scuola


di PIERPAOLO DE NATALE - Docenti in corsa, anche nel Barese, per la raccolta firme volta alla richiesta di un referendum che abroghi quattro elementi deleteri contenuti nella disciplina della famigerata Buona Scuola del governo Renzi. Come si legge nel comunicato stampa degli insegnanti, la campagna serve per "ridare voce a cittadini/e e ristabilire i principi della Scuola della Costituzione", una scuola nata "pubblica, laica, pluralista e democratica".

Ecco nel dettaglio i punti della l. 107/2015 finiti che hanno scatenato il più che motivato sdegno del corpo docente:
  • school bonus: un credito d'imposta riconosciuto a chi effettua erogazioni liberali in denaro destinate a qualsiasi istituto nazionale d'istruzione, prescindendo dalla sua natura o forma, andando quindi a privilegiare le scuole private
  • chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici: un sistema poco trasparente e che - come è facile comprendere - sostituisce la meritocrazia con la discrezionalità dei dirigenti
  • obbligo dell'alternanza scuola-lavoro: un monte ore (pari a 400 ore negli istituti tecnici e 200 nei licei) che muta la funzione formativa della scuola in senso prevalentemente lavorativo, inficiando senza dubbio il diritto allo studio
  • 'premio al merito' e composizione di comitati di valutazione: due norme che originano una sregolata competizione individuale, obliano la collegialità del lavoro docente e la libertà d'insegnamento, principio tutelato dall'art. 33 Cost.
Questo, dunque, l'ubi consistam della protesta che porterà gli insegnanti di tutto lo stivale a raccogliere firme per il referendum abrogativo. A Bari la campagna avrà inizio sabato 9 aprile, quando dalle 17.00 alle 20.30 sarà possibile offrire il proprio contributo in difesa della scuola pubblica. Per l'occasione, sarà allestito uno spazio nel cuore pulsante dello shopping e della vita cittadina, in via Sparano angolo via Piccinni. La raccolta proseguirà anche domenica 10 aprile, durante la manifestazione Stop Trivelle e - successivamente - in vari centri della regione, consultabili in un elenco pubblicato su Facebook.

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