Presso la Libreria Campus, Andrea Leccese presenta “Maffia & Co”, riflessioni sul capitalismo criminale

di VITTORIO POLITO – In occasione dell’evento “La Notte di #InchiostroDiPuglia” Domenica 24 aprile, sarà presentato presso la Libreria “Campus”, via Toma, 76-78, Bari, il volume di Andrea Leccese “Maffia & C. – Riflessioni sul capitalismo criminale”.

Dopo il grande successo dello scorso anno, quando più di 100 “Fortini Letterari” hanno ospitato oltre 400 Eventi Letterari, torna “La Notte di #InchiostroDiPuglia, per una serata in cui librerie, caffè letterari e sedi associative dislocate in ogni angolo della Puglia si trasformeranno in “Fortini Letterari”. Grazie ad una miriade di eventi (presentazioni libri, reading, spettacoli e gruppi di lettura) che si terranno in simultanea, la Puglia che “resiste” e che crede nel valore della lettura/cultura, potrà ritrovarsi fisicamente (e virtualmente) stretta da un abbraccio grande quanto una regione.E quest’anno anche la Libreria Campus farà parte di questo abbraccio!

Alle 18:00 è previsto l’aperitivo letterario e per l’occasione sarà ospitato Andrea Leccese che presenterà il nuovo libro “Maffia & Co. - Riflessioni sul capitalismo criminale” (Armando Editore).

L' incontro sarà moderato da Alessandro Cannavale, blogger de “Il Fatto Quotidiano” e Antonio Bonatesta, segretario nazionale dell’ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani).

Alle 20:00 Reading Bowie. Ritratto di David Bowie attraverso la lettura partecipata dei suoi libri preferiti. Musica e parole per un lettore vorace.

Gli appassionati di Bowie e di letteratura, sono invitati a prender parte alla serata, scegliendo in anticipo, uno dei 100 libri per lui più significativi, associandoli a uno dei suoi brani, inviando via fb via mail a info@campuslibreria.iti suggerimenti e la disponibilità a leggere il brano durante la serata.

Tornando al libro di Leccese, mafia è la parola italiana più famosa nel mondo e fino al secondo dopoguerra si pronunciava con due ‘effe’. Maffia era un antico vocabolo toscano che indicava ostentazione e boria. Dunque un termine toscano, non siciliano. E la prima falsa credenza da confutare è proprio quella che vuole la mafia come un fenomeno esclusivamente meridionale. Alberto Nocentini, glottologoe linguista, nel suo Dizionario Etimologicolo fa risalire addirittura al Vangelo di Luca. Il mafioso, infatti, può anche non essere siciliano (o campano, calabrese, pugliese) e può persino non avere la coppola, i baffi e la lupara.

Prefazione di Mario Michele Giarrusso, avvocato e senatore della Repubblica, che attesta, tra l’altro “Andrea, hai scritto e documentato meglio, o quasi meglio, di come potrei fare io un fenomeno disastroso sotto il punto di vista economico, etico e, mannaggia, politico che divora l’Italia. Bravo!”.

Non ci resta che andare alla Libreria Campus per sapere qualcosa in più sul problema“mafia” in occasione della presentazione del testo.

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