F1, GP Spagna: harakiri Mercedes, storica vittoria per Max Verstappen

(© ANSA/AP)

di PIERO LADISA – Oggi, 15 maggio 2016, è nata ufficialmente una stella. Alla prima gara in un top team, Max Verstappen – chiamato in settimana dalla Red Bull per sostituire Daniil Kvyat – piazza subito la zampata vincente, sfruttando l'incredibile suicidio al via del duo Mercedes, regalandosi il primo storico trionfo in carriera. Un successo che permette al giovane olandese – cresciuto nel vivaio del team anglo-austriaco – di strappare a Sebastian Vettel il record di pilota più giovane vincitore di un GP con i suoi 18 anni e 228 giorni.  

FERRARI A PODIO. Alle spalle di uno straordinario Verstappen troviamo un redivivo Kimi Raikkonen che, malgrado una partenza non eccellente, riesce a risalire la china concludendo la gara a pochi decimi da Verstappen. Nonostante i soli 0”6 di differenza, il finlandese non è mai riuscito a impensierire seriamente il giovane rampollo di casa Red Bull. La sfrontatezza di Verstappen prevale dunque sull’esperienza di Raikkonen e su una Ferrari incapace di approfittare del regalo della Mercedes. A premiare l’olandese e il finlandese è  anche una strategia più conservativa (2 soste) rispetto a quella più aggressiva (3 soste) che invece penalizza i rispettivi compagni di squadra. Nonostante questa (errata) scelta strategica, Sebastian Vettel riesce a centrare il podio (il terzo stagionale). La gara di Daniel Ricciardo (4°) è segnata, invece, dalla foratura alla posteriore sinistra avvenuta nel penultimo passaggio di gara. Un problema che impedisce all’australiano – in testa nella prima parte della corsa – di lottare sino all’ultima curva con Vettel, con quale comunque battaglia (venendo anche a contatto, scatenando l'ira via radio del tedesco della Ferrari) prima del dechappamento della gomma . 

HARAKIRI MERCEDES. Se abbiamo assistito a una gara frizzante il “merito” va attribuito ai due alfieri della Mercedes. Nico Rosberg e Lewis Hamilton escono di scena dopo pochi metri. Al via l’inglese – partito in pole davanti al tedesco – perde la posizione a danno del compagno di squadra. La reazione del campione del mondo non tarda ad arrivare, cercando di riprendere la leadership con una manovra all’interno sul breve allungo posto subito dopo curva 3. Ma un leggero cambio di traiettoria di Rosberg fa terminare Hamilton sull’erba, con quest’ultimo che perde aderenza, va in testacoda, e colpisce il retrotreno della Mercedes numero 6. Entrambe le Frecce d’Argento, danneggiate, terminano la loro corsa nella sabbia, Manovra finita sotto la lente d’ingrandimento della direzione di gara (il collegio dei commissari non ha preso nessun provvedimento a riguardo) che manda in pista la Safety Car. 

GLI ALTRI. La Williams, malgrado l’errore strategico che ieri è valso l’eliminazione di Felipe Massa nel Q1, riesce a piazzare entrambe le monoposto in zona punti: il brasiliano chiude la corsa in ottava posizione, mentre Valtteri Bottas in quinta a 45” da Verstappen. In Top Ten anche la Toro Rosso con il 6° posto di Carlos Sainz – autore di un buonissimo spunto in partenza – e il 10° del “retrocesso” Daniil Kvyat 10°, autore del giro più veloce del GP. Fernando Alonso, idolo di casa, è costretto al ritiro per un problema al motore. Beffardamente nello stesso punto dove si verificò il misterioso incidente nei test invernali dello scorso anno. A salvare l’onore della McLaren ci pensa Jenson Button (9°).