Il tritolo trovato nel barese "doveva uccidere il procuratore di Napoli". Emiliano, "Puglia si stringe intorno a lui"

Doveva essere utilizzato per ammazzare il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo il tritolo sequestrato nel barese alcuni giorni fa. La notizia è stata rivelata all'agenzia Ansa, che la riporta oggi nell'edizione online, dagli inquirenti della Dda di Bari da un collaboratore di giustizia vicino alla Scu ma originario del napoletano il quale, in cella, alla fine del 2015, sarebbe entrato in contatto con uomini della Camorra che parlavano di un agguato al magistrato.

Indaga sulla vicenda il pm Antimafia barese Roberto Rossi, che ha coordinato anche le indagini che hanno portato al sequestro dei 550 grammi di esplosivo letale, nascosto sotto un albero, di fronte al cancello della tenuta di un boss di Gioia del Colle (Bari).

Il clan - spiega l'Ansa - che lo stava progettando aveva infatti studiato gli spostamenti del procuratore fra Puglia e Campania e avrebbero colpito a Gioia, dove il capo della Procura di Napoli abita.

EMILIANO: “FRATERNA VICINANZA A COLANGELO. LA PUGLIA SI STRINGE ATTORNO A LUI E ALLA SUA FAMIGLIA” - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara: "Esprimo fraterna vicinanza al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Giovanni Colangelo. La notizia del tritolo sequestrato qualche giorno fa a Gioia del Colle e destinato ad un attentato contro di lui mi ha particolarmente scosso. Colangelo è stato il coordinatore della DDA a Bari per molti anni e i miei ricordi sono tornati immediatamente alle tante battaglie fatte insieme e alla straordinaria professionalità di un esemplare magistrato. Oggi la Puglia si stringe attorno a lui e la sua famiglia per respingere ogni minaccia e ogni intimidazione".

M5S PUGLIA: "SOLIDARIETA’ A COLANGELO":
 Il Movimento 5 Stelle Puglia da sempre impegnato nel contrasto all’illegalità e alla criminalità organizzata, esprime tutta la propria solidarietà al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Giovanni Colangelo. L’Italia e gli italiani hanno vitale bisogno del coraggio e dell’esempio di persone che fanno della legalità la propria ragione di vita. A lui, alla sua famiglia e alle forze dell’ordine che con lui collaborano quotidianamente, vanno tutta la nostra vicinanza ed il nostro sostegno.

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