COMMENTI. Maestre violente, perchè?

di NICOLA ZUCCARO — Non è stata risparmiata neanche Bari (la città di San Nicola, venerato in altri paesi del mondo con il nome di Santa Claus e con il titolo di Patrono dei bambini) dall'ondata di violenza che ha come malcapitati protagonisti i bimbi iscritti presso gli asili nido e le scuole materne presenti lungo la Penisola.

La notizia dell'arresto, nel capoluogo pugliese, di due insegnanti, pone al centro dell'attenzione e con risvolti anche inquietanti un'altra emergenza nazionale di ordine educativo (considerata la funzione formativa che ricoprono le insegnanti operanti nell'ambito dei livelli istruttivi precedenti la scuola primaria) e di ordine sociale, in considerazione dell'importante funzione aggregativa che sia il "Nido", sia la "Materna", rivestono sul piano della socializzazione per gli infanti.

Perchè e come affrontare questa ondata di violenza? Alla vigilia della chiusura dei termini (15 maggio) per la candidatura ad un posto di insegnante nella scuola materna, bandito dal Comune di Bari e nel maggio riservato all'infanzia, sono domande di non poco conto.

DECARO: "SENZA PAROLE" - In merito a quanto riportato da alcune agenzie di stampa nelle prime ore del pomeriggio, il sindaco di Bari Antonio Decaro commenta: “Gli episodi di cui abbiamo avuto notizia questo pomeriggio, relativi a fatti gravissimi che sarebbero accaduti in un asilo statale di Bari, mi lasciano senza parole. Oggi però prevale il sentimento di padre e provo disgusto e tanta rabbia per quello che pare essere accaduto, sentimenti che non sono neanche lontanamente paragonabili agli stati d’animo dei genitori di quei bambini a cui oggi voglio offrire il sostegno e l’abbraccio di tutta la città. Sono sicuro che gli inquirenti andranno fino in fondo alle indagini per stabilire il prima possibile la verità dei fatti. Da sindaco e responsabile della comunità di Bari chiedo al Ministro della Pubblica istruzione di assumere provvedimenti esemplari nei confronti delle maestre che sono accusate di aver compiuto quegli atti”.

“La scuola è il luogo in cui si coltiva l’infanzia e si aiutano a crescere gli adulti di domani - dichiara l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano -. Qualsiasi genitore affida i propri figli a maestri ed educatori nella convinzione che se ne prenderanno cura e l’idea che questa fiducia possa essere tradita dal comportamento ignobile di qualcuno è francamente insopportabile. Non riesco ad immaginare lo sgomento delle famiglie coinvolte in quella che sembra essere una vicenda inquietante. Aspettiamo che si faccia piena luce su quanto accaduto confidando nel lavoro degli inquirenti”.