ESCLUSIVO. Virilità e immortalità: tutti pazzi per la moringa

di FRANCESCO GRECO — SPECCHIA (Le). Sulla via dell'immortalità e della virilità senza confini. Sogni nati col Big-Bang all'alba dell'uomo? Suggestioni? Si, no, forse, al tempo del cluster e le onde gravitazionali.

L'elisir di lunga vita sarebbe racchiuso in una parola magica: moringa. E' un arbusto d'origine subtropicale ed equatoriale che cresce sull'Himalaya e il Pakistan: migliora i valori del sangue, il metabolismo, il sistema immunitario.

Proprietà quasi fiabesche sinora scoperte, e apprezzate, in India (infatti è nota anche come “ginseng indiano”), l'Arabia Saudita, il Nordafrica. E, c'è da supporre, fra poco pure in Salento, dove Coldiretti Lecce ha tracciato la mappa dei centenari, attribuendo il fenomeno alla dieta mediterranea, al suo ”re” conclamato (l'olio d'oliva), ma anche alla dolcezza del clima, del paesaggio, alla vita senza stress, i comportamenti virtuosi, la sintonia con la natura, l'empatia con gli altri.

Su 97 Comuni del Leccese, in ben 67 vivono nonni con un secolo e più sulle spalle: Lecce (33), Maglie (10), 9 a Nardò, 8 a Parabita, 7 a Copertino e Alezio, 6 a Galatina, Gallipoli, Novoli e Melendugno, 5 a Surbo e Campi Salentina, 4 a Calimera, Trepuzzi e Squinzano, 3 a Aradeo, Carmiano, Alessano, Castrignano del Capo, Collepasso, Galatone, Presicce, S. Cesario, Racale, Veglie, Sogliano Cavour, 2 a Acquarica del Capo, Botrugno, Cursi, Soleto, Caprarica di Lecce, Cavallino, Cutrofiano, Guagnano, Minervino, Otranto, Tricase, 1 a Alliste, Castrì, Castrignano dei Greci, Corigliano d'Otranto, Gagliano del Capo, Diso, Matino, Giurdignano Lequile, Lizzanello, Martignano, Melpignano, Salve, Miggiano, Monteroni, Muro Leccese, Porto Cesareo, Ruffano, S. Pietro in Lama, Salice Salentino, S. Donato, S. Cassiano, Ugento, Sanarica, Sannicola, Specchia, Scorrano, Taviano, Taurisano, Uggiano la Chiesa.

In Salento la moringa è stata portata da Piero Forcella, agronomo e dall'imprenditore Antonio Scarcia (maresciallo GdF in pensione), titolare di un mulino a Specchia (Salento meridionale).

Dopo una fase preliminare necessaria a saggiare le condizioni micro-climatiche e l'acidità (ph) del terreno, la scorsa primavera è partita la sperimentazione, la prima in Europa: 2 gli ettari interessati, 10mila piantine a dimora nel feudo “Pescu”, nell'azienda agricola di Domenica Scupola.

La moringa oleifera, questa sconosciuta. Può arrivare a 10 m. d'altezza, fiorisce due volte l'anno, dai semi (tostati o sbollentati) alle foglie (eccezionale concentrato nutrizionale), è tutta edula: uso alimentare e officinale. L'olio ricavato dai semi è usato in erboristeria: saponi, cosmetici, lubrificanti. Dolcissimo il miele.

“E' una bomba! – sorride Ester Scarcia, che lavora al mulino del padre tirando fuori da un cassetto una confezione di foglie da 150 g. – è energizzante e antiossidante. La mattina a colazione la prendo come tisana con limone o rosmarino”. Pare rafforzi le difese immunitarie dell'organismo. Ester conferma: “E' vero, quest'anno niente influenza”.

Giunta in Salento nel 2014 dopo esperimenti falliti in Sicilia e Tunisia, è una pianta resistente, sempreverde, vuole poca acqua, sopporta bene freddo e gelo. 92 le sostanze nutritive, 46 tipi di antiossidanti (la cistina che disattiva i radicali liberi), 36 antinfiammatori. Ancora: rende la pelle morbida, regola i livelli ormonali.

Le foglie (i cui amminoacidi fanno il nostro fisico sano e forte) si consumano come una normale insalata. Essiccate poi sono un ottimo condimento. Per dare un'idea: il frutto è il baccello di una piccola fava. Non basta: dei semi si sussurra il potere afrodisiaco naturale, senza effetti collaterali. “Ne bastano 15 e... chieda a mia moglie!”, sorride malizioso un cliente del mulino.

Al tepore di questa bizzarra primavera si scherza su tali proprietà, si vantano prodezze erotiche da Casanova all'impero dei sensi. Leggende metropolitane? Enfasi alla Don Giovanni in Sicilia? Gli aneddoti si appendono come panni al sole.

In Arabia Saudita, emiri e sceicchi ne fanno uso per badare alla sensualità delle numerose mogli: la moringa è presente negli harem fra narghilè e cuscini di seta, hennè e cibi afrodisiaci. “E' mezzogiorno quando una pupa di New York dice arrivederci” diceva una canzone di Marilyn Monroe.

Arriva un cliente, ha una figlia che lavora in una Ong in India, si inserisce nelle chiacchiere in libertà: dice che la moringa è il segreto della lunga vita dei vecchi di Calcutta, che arrivano tranquilli a 100, 105 anni, età a cui, di solito, gli europei fraciconi, sfatti da infinite patologie del benessere (o presunto tale) riposano giù da un bel pezzo sotto un metro di terra fresca. Si narra di paternità intorno a quell'età grazie, appunto, alla magica pianta e i suoi poteri magici. I patriarchi del Vecchio Testamento non erano forse sempre pronti alle lotte fra le piume del talamo?

Poteri enormi pure in medicina: testimonial le Suore indiane, che vantano le proprietà miracolose: la moringa cura sino a 300 malattie, da quelle parti è omologata a frutta e verdura, “è la pianta più nutriente della Terra”. E proprio dall'India (Himalaya), dopo attenti studi e severe selezioni, Forcella (che per 15 anni ha vissuto fra l'Egitto e il paese di Gandhi) sono arrivati i semi messi a dimora a Specchia. Prima nelle serre, poi, aprile-maggio 2015, le talee trapiantate in campo aperto. La pianta fiorisce due volte l'anno. Dopo un primo raccolto, a settembre, in questa primavera quello più consistente. Il prodotto sarà commercializzato in Canada, Emirati Arabi, Qatar, ecc.
Una piccola “rivoluzione” verde scagliata nel futuro. Dopo tanto lavoro (la burocrazia è un muro bello tosto), Forcella e Scarcia, genius loci, soddisfatti, parlano con orgoglio della modulazione in chiave salentina del dna della moringa. E un posticino nella storia se lo sono già assicurato.

In Salento dunque i pionieri dell'immortalità e la virilità infinita (due miti che da sempre alimentano l'immaginario dell'uomo). E già si accarezzano le ipotesi dell'occupazione che il successo della sperimentazione di Specchia porterà: si pensa di portare a 30 gli ettari coltivati, e occorreranno addetti alla piantumazione, la raccolta delle foglie, la lavorazione, ecc. Che con questi chiari di luna, tra risparmi azzerati dalle obbligazioni subordinate e ripartenze da crescita infinitesimale, la moringa è un Re Mida che muta tutto in oro. Ancora una volta il Salento è trendy per ricerca, innovazione, creatività, coraggio dei suoi uomini migliori. Chapeau!

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