Il DPR n. 761 del 1979 come evidenziato anche da svariate sentenze della Corte Costituzionale e del Consiglio di Stato, dispone infatti l’equiparazione retributiva del personale universitario a quello delle ASL eliminando le disparità retributive tra impiegati che, pur appartenendo a differenti amministrazioni, in tal caso quella universitaria e quella ospedaliera, svolgono la medesima attività amministrativa. Tuttavia il rinnovo contrattuale 1998-2001 per la pubblica amministrazione ha determinato un passaggio dal sistema di classificazione degli ex livelli funzionali a quello delle categorie, creando però una disparità.
“L’amministrazione dell’Università di Bari non ha mai applicato l’art. 28 del CCNL del personale universitario 2002- 2005 - dichiarano i consiglieri regionali Laricchia, Di Bari e Bozzetti - che consente di eliminare la disparità di trattamento garantendo una equiparazione economica. L’Università di Bari, invece, applicando il lodo Volpe, già impugnato per incostituzionalità, ha introdotto una equiparazione del proprio personale ad un livello inferiore rispetto a quello spettante, contravvenendo a tutta la vigente normativa in materia. Nell’ambito delle trattative attualmente in corso per la definizione del nuovo Protocollo di intesa tra regione Puglia e Università degli Studi di Bari, in materia di integrazione fra attività didattiche, assistenziali e di ricerca, chiediamo che venga istituito un tavolo tecnico tra Regione, Università di Bari, Policlinico e le sigle sindacali in modo da raggiungere un accordo concreto e che soddisfi e tuteli i diritti dei lavoratori”.
