Fmi, "incertezza rallenta crescita"

''Al di la' della Brexit, è essenziale continuare a rafforzare le banche europee", in particolar modo per "risolvere il nodo dei crediti deteriorati''. Lo afferma Gerry Rice, il portavoce del Fmi.

L'incertezza dal voto sulla Brexit si fara' sentire sulla crescita rallentandola ''soprattutto in Gran Bretagna ma con ripercussioni anche in Europa e sull'economia globale'', ha detto Gerry Rice sottolineando che ''prolungati periodi di incertezza e il calo della fiducia di consumatori e aziende che questa comporta si traducono in crescita piu' bassa''.

Il Fmi plaude alle azioni della banche centrali'' dopo il voto sulla Brexit ''per offrire liquidita' e limitare la volatilita' finanziaria'': così il portavoce del Fmi, sottolineando che ''e' necessario essere pronti ad agire nel caso in cui l'impatto delle turbolenze finanziarie e l'elevata incertezza minaccino di indebolire l'outlook globale''.

Intanto c'è l'annuncio a sorpresa dell'ex sindaco di Londra, che ha deciso di non entrare in lizza per la successione a David Cameron alla testa dei conservatori del Regno Unito.

"Non mi candido alla leadership dei Tory", ha detto Boris Johnson, e ha lasciato la sala della conferenza stampa senza dare ulteriori spiegazioni. "Dopo essermi consultato con i miei colleghi e considerate le circostanze in Parlamento sono arrivato alla conclusione che il nuovo leader non posso essere io". Queste le parole usate per annunciare il ritiro.

Dopo aver annunciato che non si candiderà a leader dei conservatori, Boris Johnson ha lasciato la sala della conferenza stampa, rifiutandosi di rispondere alle domande dei tanti giornalisti presenti. L'ex sindaco di Londra ha parlato per una ventina di minuti delineando quello che secondo lui "dovrebbe essere il programma del nuovo leader".