27 ottobre 1991, il rogo del Petruzzelli di Bari

di NICOLA ZUCCARO - Bari, sabato 26 ottobre 1991. Si è entrati da poco nella mezzanotte di quella che per Bari sarebbe dovuta essere una domenica spensierata e al tempo stesso allietata per la concomitanza della prima al San Nicola fra l'As Bari ed il Milan, terminata 3-1 a favore del Diavolo. Già proprio lui - strano scherzo del destino - sarebbe intervenuto qualche ora prima dell'alba, mediante una regia oscura, per ardere al rogo uno dei simboli della città di Bari: il Teatro Petruzzelli.

Dopo gli anni della Milano del Sud, fra le tenebre che serpeggiavano nelle contigue strade - Via Cognetti e Corso Cavour - il capoluogo pugliese ripiomba in quella notte nell'oscurantismo che la vide già protagonista nell'anno 1000, poco dopo quell'invasione dei Saraceni che forse, e non a caso, raffigurata quale triste presagio nella parte sottostante la cupola andata distrutta dall'incendio, e poi rinascere nel 1087 con l'arrivo da Myra delle ossa di San Nicola.

Dalle prime ore del mattino, nell'andirivieni dalle postazioni del Porto e della Fiera delle autobotti dei Vigili del Fuoco attrezzate per lo spegnimento delle fiamme dinanzi al teatro fumante, una valle di baresi grondanti di lacrime si affacciò per dare l'estremo saluto al defunto Politeama, risorto solo 28 anni e di domenica, con la riapertura datata 6 ottobre 2009.

Un evento che non ha cancellato una ferita rimasta ancora aperta nella cittadinanza barese, nonostante la conclusione giudiziaria della vicenda, tanto da essere ancora ricordata quest'oggi per il suo Venticinquesimo anniversario - sulla falsa riga dell'almanacco televisivo di un tempo - sia sui social che sui mass media.

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