Gita culturale dell’Associazione ‘Pitagora’ di Bari ad Altamura’

di VITTORIO POLITO - Nell’ambito delle attività culturali dell’Associazione Italo-Ellenica “Pitagora” di Bari, presieduta da Sarina Elefteria Garufi, è stata organizzata una escursione nella città di Altamura.

Visita d’obbligo al Duomo di Altamura dedicata a Santa Maria Assunta, accompagnati da una guida d’eccezione, l’architetto Anastasio Kiumurgis, che ha illustrato con dovizia di particolari storia, architettura e stili della Cattedrale che nel corso dei secoli si sono succeduti, dal modello originario a quello attuale. Si racconta che Federico II, fondatore del Duomo di Altamura, pare abbia nascosto in uno dei pilastri della cattedrale un tesoro, da utilizzare per la eventuale ricostruzione della Cattedrale nel caso in cui fosse distrutto.

Qualche notizia storica su Lamalunga, grotta del ritrovamento dell’Uomo di Altamura, una struttura carsica situata nella zona delle Murge da doline, paesaggio caratterizzato da una quasi assoluta mancanza di vegetazione.

Interessante anche la visita al “Pulo” di Altamura, una delle doline più grandi d’Europa di circa 500 metri di diametro ed una profondità di 90 metri, creatosi in epoche remote con il crollo della volta di una grandissima grotta.

Infine una visita alla originaria masseria ottocentesca “Il Casale”, illustrata dall’architetto Tassos e dalla prof. Elisa, che è stata teatro di una importante pagina di storia, avendo ospitato un campo di prigionieri austriaci durante la Prima Guerra Mondiale. Nei terreni della tenuta sorgeva un vasto campo di prigionieri austro-ungarici, luogo di deportazione di centinaia di giovani soldati appartenenti a varie etnie, catturati sul Carso dall’esercito italiano, della cui esistenza la Storia sta venendo a conoscenza soltanto in questi ultimi anni.

La struttura, che oggi ospita un importante agriturismo, è un’originaria masseria ottocentesca a pianta rettangolare, che si sviluppa su due piani: il primo piano, a cui si accede da una bella scalinata in pietra è adibito a casa padronale dove i proprietari vivono per gran parte dell’anno;  i locali a piano terra, con ampie sale con volte a botte, un tempo destinate a depositi di attrezzi e di cereali e ristrutturate di recente sono oggi  adibite ad attività ricettive. Gli spazi verdi e la pineta antistante fanno da cornice alla masseria che dispone anche di una parte prettamente agricola che accoglie diversi animali.

I suggestivi ed ampi spazi esterni e gli accoglienti ambienti della masseria “Il Casale” offrono la possibilità di articolare ricevimenti e feste di vario genere in diversi momenti.