LIBRI. L'amore disidratato al tempo di Facebook

di FRANCESCO GRECO - L'amore al tempo di Facebook, dei sentimenti disidratati, desertificati, massificati dalle mode aggressive. A una sola dimensione, da analfabeti sentimentali, “a farci la guerra”.

“Tempi esangui”, che provocano crisi esistenziali e identitarie. aprono distanze incolmabili, dolorose afasie fra uomo e donna. Da queste plaghe di sterilità le crisi esistenziali di cui parla Stefano Zuccalà (Galatone, 1980) ne “La tua sopravvivenza”, Musicaos Editore, Neviano 2016, pp. 178, euro 13 (introduzione di Luciana Manco, postfazione di Livio Romano).

Un diario minimo sospeso fra prosa e poesia, un'autoeducazione sentimentale del nostro tempo, l'incapacità di elaborare lutti amorosi, drammatizzati come in una moderna interpretazione della tragedia greca, aspra e postmoderna.

Un libro con due ingressi, curioso, minimalista, che a tratti echeggia la disperazione bukovskiana (“Sono un vecchio crooner in tight, e sto per cantarti una canzone...”). L'io narrante riflette al confine di una storia d'amore svaporata (“un'ombra sinuosa nelle sete”), che non riesce a metabolizzare. Un soliloquio che ha tutti i presupposti di una seduta psicanalitica. E che surroga tutti i tormenti di una una generazione perduta in labirinti oscuri (“sono vuoti a rendere”), forse perché gravata da troppe attese, o da troppi modelli di comportamento che hanno finito per soffocare, perfida gramigna, l'autenticità dentro di noi.

Non resta allora, come suggerisce Zuccalà, provare “la rinascita/ da un utero di sogni”. Magari funziona, chissà...

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