Estate 2017: è Santa Domenica the best

di FRANCESCO GRECO - SCORRANO (LE). “Notte Verde” (Castiglione d’Otranto): 100mila presenze. “La Notte della Taranta” (Melpignano): 250mila. Santa Domenica (Scorrano), 500mila, spalmate in 5 giornate.
 
Dunque, è Santa Domenica il top dell’estate 2017 in Terra d’Otranto. La festa della luce che svela e illumina la nostra anima trasparente. Luminarie e fuochi d’artificio: un’emozione unica.
 
“Braviiiii!”, grida la bambina dai bellissimi riccioli biondi sulle spalle del suo papà. Con i cellulari ultima generazione siamo tutti aspiranti Fellini mentre filmiamo i giochi di luce, le architetture bizzarre, le musiche che invadono la città e incendiano il suo cielo.

Un frate francescano mai visto prima mi saluta sorridendo: gli dò una pacca sulla spalla come a un vecchio amico. E’ ammutolito: solo san Francesco forse faceva simili miracoli, lasciava senza parole parlando agli animali e anche al feroce lupo di Gubbio.

Benvenuti a Scorrano, la festa mondiale della luce: il diluvio, il trionfo, l’apoteosi: se ne trovate una uguale mandateci le foto sull’app. Ogni anno sempre è più bella, più ricca: al tempo del pixel con cui contaminare led, ritmi, musica, architetture.

Un inno commovente alla bellezza, una preghiera innalzata al cielo. Santa Domenica a Scorrano è un evento atteso un anno che migliora i suoi stessi record. L’edizione 2017, è stata superlativa: come già detto, oltre 5oomila presenze in 5 giorni.

Per la gente di Terra d’Otranto – ma moltissimi i turisti da ogni parte del mondo - è una festa imperdibile, agli inizi di luglio ci si dà appuntamento di anno in anno come se fosse una messa pagana: “Io vengo ogni anno…”, dice una ragazza mora a quelli del comitato-festa.
 
Fra le bancarelle dei neri e gli arabi, i turisti sono storditi, turbati dalla luce sotto le luminarie Mariano Light: Lucio, logo storico, un pioniere, nacque a fine Ottocento (nel 2018 festeggerà i 120 anni), quando si usava il carburo e Massimo Mariano, i De Cagna di Maglie e quest’anno per la prima volta Angelo Fabrizio da Sandonaci (Br).
 
Mescolati alla folla solidificata come i basilischi, passeggiano i buyers che poi porteranno la nostra luce da loro (Spagna, Svizzera, Giappone, Usa, Corea, Gran Bretagna, ecc.): più che meritato il titolo di “Capitale mondiale delle luminarie”.
 
Voi avete il pil, noi abbiamo la luce d’estate qui a Scorrano e il fuoco d’inverno, a Novoli e a Zollino, e ci bastano per svelare la nostra anima, il nostro carattere solare.
 
In questa città hanno anche la leadership dei fuochi pirotecnici, con i Mega, artisti storici, e al memorial del fondatore Francesco in gara quest’anno sono scesi i Pannella di Ponte (Bn), Bruscella Fireworks Group (Modugno) e gli stessi eredi.

Altri giochi barocchi di geometrie e colori, stordimento dei sensi, sazietà degli occhi: durerà un anno. “Braviiii! diceva la bambina bionda.
 
Con intelligenza e lavoro hanno saputo accoppiare la devozione a una Santa molto amata che li salvò ……..alla promozione delle squisitezze territoriali con “M’illumino di gusto”.

Gran lavoro per l’Associazione di Volontariato “Santa Domenica”: presidente Salvatore De Luca, vice Carmelo Gervasi, coordinatore Maurizio Rizzo, cassiere Fernando Vergari, soci: Antonio Gallone, Salvatore Specchia, Giampiero Ruggeri, Giovanni Manfredi, Sergio Rizzo, Luigi Maraschio, Antonio Leanza, Santo Merico, Alfredo Schito, Raffaele Stefanelli, Gianni Montagna, Vittorio Merola, Paolo Esposito. Grazie! grazie! grazie!

E gran professionalità della Schola Cantorum ”Santa Domenica” diretta dai prof. Gino Pendinelli e Fabrizio Vecchio alle messe in onore della Santa. Come dei concerti bandistici locale (prof. Daniele De Pascali) e “Città di Conversano” (prof. Susanna Pescetti).
Musica e luce intrecciate l’una all’altra in un’orgia che ammutolisce e commuove.
 
Per i più giovani la “Street Misto Band” di Specchia e, serata finale, “Flashback” (l’emozione ferma il tempo), l’intrigante spettacolo di cantanti e ballerini più bravi di quelli che saltellano in tv inventato da “Centro Studi The Best Academy” di Salvatore Mauro, geniale.
 
Grazie, Scorrano! Quest’anno numeri importanti: mezzo milione di visitatori, più del doppio di Vasco Rossi e della Taranta. “Io vengo ogni anno!”, insiste la bella ricciolona, come se mancare a un rito collettivo, che porta bene, fosse peccato.

Festa contaminata, melting-pot: una nera bellissima vende archi e un ragazzo ne contratta uno. L’arabo invece ti dà una pajetta per 5 euro: con queste calure ci serve e alle 2 di notte non si tira sul prezzo.
 
A Scorrano abbiamo realizzato la società più contaminata che si immagini: se venisse Salvini il razzista lo prenderebbero a calci.

Santa Domenica è la santa dell’accoglienza, dei poveri della terra, di chi si accontenta di poco ed è felice così. Pudico il faccione della luna ci sorveglia a picco sulla piazza. Tanta bellezza fa venire i brividi, qualcuno piange.
 
Grazie di cuore gente di Scorrano: avete lavorato un anno per stupirci, regalarci poesia pura, la fiaba. Per una sera è spenta la divinità che col feticismo insulso marcisce le nostre vite: la tv.
 
La folla scorre tranquilla come un fiume caldo e materno. Una ragazza incinta ci sfiora il gomito: sorride, il prossimo anno saranno in due sotto la luce. Appuntamento al 2018: bellezza e magia.
 
Scorrano, per chi vuol vederlo, è il simbolo del Sud più creativo e coraggioso, che crede in se stesso, accetta le sfide e le vince. Questa città è tutti noi. Stanotte siamo felici con un panino con la carne di cavallo, una granita da un euro e un pasticciotto leccese. Domani è un altro giorno e come dicevano i vecchi saggi d’un tempo, sa Dio a chi dare i guai… 

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