Padoan: manovra da 19,6 miliardi

ROMA - La manovra finanziaria 2018 del Governo Gentiloni sta per essere varata e partirà da un valore minimo di 19,6 miliardi, di cui 8,6 sono le coperture (5,1 mld le entrate aggiuntive e 3,5 mld i tagli alla spesa) e 3,8 miliardi gli impieghi. Lo si evince dalla tabella consegnata dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, alle commissioni Bilancio in vista dell’audizione sulla Nota di aggiornamento al Def.

Nel dettaglio degli impieghi quantificati nella tabella si prevedono: 300 milioni per lo sviluppo, 338 per la competitività e l’innovazione, 600 per la coesione sociale, 2,6 miliardi per gli oneri a politiche invariate. Per la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia serviranno 15,7 miliardi, di cui circa 10 miliardi (0,6% del Pil) sono quelli recuperati grazie al maggor spazio sul deficit accordato da Bruxelles. Nel corso di un’audizione sulla Nota di aggiornamento al Def in Senato, il presidente della Corte dei Conti, Arturo Martucci, ha sua volta ha sottolineato che “Ogni arretramento” sulle pensioni “esporrebbe il comparto e quindi la finanza pubblica in generale a rischi di sostenibilità”.

Intanto il presidente della magistratura contabile invita a “confermare i caratteri strutturali della riforma” Fornero “a partire dai meccanismi di adeguamento automatico di alcuni parametri, come i requisiti anagrafici di accesso alla evoluzione della speranza di vita e la revisione dei coefficienti di trasformazione”.

“L’urgenza impressa dalla crisi – ha proseguito Martucci – ha ridotti i margini nella scelta degli interventi di razionalizzazione della spesa. E ciò ha comportato il sacrificio di interi comparti, basti pensare al pesante declino dell’attività di investimento nelle infrastrutture pubbliche, e le difficoltà crescenti nell’offerta dei servizi alla collettività che, in alcuni settori, mostrano una riduzione significativa della qualità delle prestazioni”.

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