Papa Francesco, "Basta stermini e armi chimiche in Siria"
CDV - Papa Francesco torna a parlare del conflitto in Siria e, al termine della messa in piazza San Pietro, ha condannato severamente le nuove stragi. "Giungono dalla Siria notizia terribili con decine di vittime, di cui molte donne e bambini", notizie di tragici effetti "dell'uso di armi chimiche": "preghiamo per tutti i defunti per le famiglie che soffrono".
Secondo il Pontefice "non c'è una guerra buona e una guerra cattiva e niente può giustificare l'uso di tali strumenti di sterminio contro persone e popolazioni inermi. Preghiamo perché i responsabili politici e militari scelgano un'altra via: quella del negoziato, la sola che può portare una pace che non sia quella della morte e della distruzione".
"Di fronte a Dio, siamo tentati di fare come i discepoli nel Vangelo: barricarci a porte chiuse. Essi lo facevano per timore e noi pure abbiamo timore, vergogna di aprirci e dire i peccati. Che il Signore ci dia la grazia di comprendere la vergogna, di vederla non come una porta chiusa, ma come il primo passo dell'incontro". Così il Papa nella messa in Piazza San Pietro nella Domenica della Divina Misericordia.
"Quando proviamo vergogna, dobbiamo essere grati - ha proseguito Francesco -: vuol dire che non accettiamo il male, e questo è buono. La vergogna è un invito segreto dell'anima che ha bisogno del Signore per vincere il male". "Il dramma - ha aggiunto - quando non ci si vergogna più di niente. Non abbiamo paura di provare vergogna! E passiamo dalla vergogna al perdono! Non abbiate paura di vergognarvi".
Secondo il Pontefice "non c'è una guerra buona e una guerra cattiva e niente può giustificare l'uso di tali strumenti di sterminio contro persone e popolazioni inermi. Preghiamo perché i responsabili politici e militari scelgano un'altra via: quella del negoziato, la sola che può portare una pace che non sia quella della morte e della distruzione".
"Di fronte a Dio, siamo tentati di fare come i discepoli nel Vangelo: barricarci a porte chiuse. Essi lo facevano per timore e noi pure abbiamo timore, vergogna di aprirci e dire i peccati. Che il Signore ci dia la grazia di comprendere la vergogna, di vederla non come una porta chiusa, ma come il primo passo dell'incontro". Così il Papa nella messa in Piazza San Pietro nella Domenica della Divina Misericordia.
"Quando proviamo vergogna, dobbiamo essere grati - ha proseguito Francesco -: vuol dire che non accettiamo il male, e questo è buono. La vergogna è un invito segreto dell'anima che ha bisogno del Signore per vincere il male". "Il dramma - ha aggiunto - quando non ci si vergogna più di niente. Non abbiamo paura di provare vergogna! E passiamo dalla vergogna al perdono! Non abbiate paura di vergognarvi".
