Luca Onestini e Raffaello Tonon (intervista): «Diversità e amicizia, ci raccontiamo in un libro e vi raccontiamo 'Gli Oneston'»

di NICOLA RICCHITELLI - Dalla casa del Grande Fratello VIP, dove sono stati tra i protagonisti più amati della seconda edizione, alla vita reale, Raffaello Tonon e Luca Onestini hanno dimostrato che l’amicizia ha messo radici profonde e cresce forte, non solo sui social ma anche nella quotidianità: i due sono praticamente inseparabili… In questo libro Raffaello e Luca raccontano come possa nascere un’amicizia vera anche tra due persone apparentemente diversissime tra loro, ma ci spiegano anche me ognuno di essi – secondo il proprio stile – viva e affronti le situazioni comuni più disparate: dal primo appuntamento alle vacanze, dal tempo libero allo sport, dal sesso alla cucina, dallo sballo ai valori in cui credono… Due punti di vista precisi e spesso agli antipodi, due spassosissimi racconti paralleli che ci faranno conoscere meglio gli “Oneston”. E forse alla fine capiremo che su alcuni temi, quelli che contano, la pensano esattamente allo stesso modo…

Raffaello Tonon (Milano, 1979) inizia la sua carriera televisiva come ospite fisso del Maurizio Costanzo Show quando ancora studia Giurisprudenza all’Università. Fa parte del cast di Buona Domenica ed è opinionista a Pomeriggio Cinque. Partecipa ai reality La fattoria (2005), La talpa (2008) e Grande Fratello VIP (2017). Con Luca Onestini e Susanna Scalzi conduce tutti i giorni il programma radiofonico Pomeriggio Zeta.

Luca Onestini (Castel San Pietro Terme, Bologna, 1993) a diciott’anni, a causa di un infortunio, deve lasciare il calcio, la sua grande passione. Mentre frequenta la facoltà di Odontoiatria a Bologna, si iscrive al concorso per Mister Italia e lo vince. Recita a fianco di Gabriel Garko nella fiction L’onore e il rispetto, partecipa a Ciao Darwin e al reality Temptation Island, prima di approdare come corteggiatore e poi come tronista a Uomini e donne (2016-2017) e all’ultima edizione del Grande Fratello VIP. Con Raffaello Tonon e Susanna Scalzi conduce tutti i giorni il programma radiofonico Pomeriggio Zeta.

Ragazzi, da dove nasce l’idea di un libro insieme?
Onestini: «In sincerità. L’idea non è venuta a noi ma all’amico giornalista e autore televisivo Gabriele Parpiglia. Io, Raffaello e Gabriele stavamo prendendo un caffè in un locale del centro e, come è mia abitudine fare, prendevo in giro Raffaello con battute stupide. Tonon cercava di fermarmi «Tu ti devi far curare, Nani, da uno bravo!». Al nostro amico giornalista in quel preciso momento è venuta l’idea di mettere per iscritto le nostre gag ma, non solo, il nostro stare insieme».

Tonon: «Nel libro affrontiamo il tema dell’amicizia, della diversità che solo apparentemente ci contraddistingue e su come affrontiamo situazioni diverse della vita seguendo ognuno il proprio stile. Abbiamo idee molto precise e diverse sul primo appuntamento, il tempo libero, lo sport, i valori in cui crediamo ma questo non ci impedisce d’essere amici».

Un libro che sa di amicizia…
Tonon: «Noi siamo l’esempio concreto di un’amicizia che va oltre alle apparenze. Quando sono entrato nella Casa sapevo ciò che era accaduto tra Luca e la sua ex, ma avevo l’obbligo di non parlarne. Un giorno, mentre lavavo i piatti, lui era seduto al tavolo che parlava, non ricordo con chi, forse Malgioglio. Mi sono girato d’istinto e gli ho detto: “Guarda, io so poco e nulla di te, di lei e di tutto quanto, però qualche cosa ho saputo. Sappi che non hai perso nulla“. In quel momento mi ha guardato come non aveva mai fatto. Ci capiamo con uno sguardo da allora».


In che modo l’uno ha arricchito l’altro dal punto di vista umano e nel caso anche professionale?
Tonon: «Da Luca mi sento capito. Lavoriamo insieme e tutti i giorni su radio Zeta dalle 13.00 alle 15.00, devo sorbirmi questa sua presentazione. “Buon pomeriggio da Raffaello Tonon, in arte Fuffy, e da Luca Onestini, in arte Onesto! Insomma gli Oneston!”. Ma, se da un giorno all’altro non ci fosse più, mi sentirei perso anche se, dopo tutto il tempo che passo con onesto, sento il bisogno di rieducarmi alla società!».

Onestini: «Raffaello mi è stato vicino, una presenza discreta ma sincera, leale. Abbiamo imparato subito a fidarci l’uno dell’altro e a capirci con un o sguardo e poche parole. Ho trovato dentro la Casa un amico, una spalla, un complice, una persona fidata. Fortuna non da poco. Fortuna che mi tengo non stretta ma strettissima anche nella vita di tutti i giorni. Raffello è l’amico che ho sempre aspettato».

Gli Oneston potrebbero essere l’idea per un progetto teatrale, cinematografico o televisivo?
Onestini: «Per ora ci accontentiamo di un libro… Se qualcuno ci volesse scritturare, siamo a disposizione».

Nel prossimo futuro in quali progetti vi vedremo coinvolti?
Tonon: «Ci stiamo lavorando… Adesso che ho ripreso il mio percorso nel mondo dello spettacolo, spero di riuscire a diventare un conduttore. Certo, non penso che ora potrei presentare Sanremo, ma mi piacerebbe eccome, è il mio sogno e ci credo. Per il resto della vita prendo quello che viene».

Onestini: «Voglio poter fare la giusta gavetta ma, se dovessi sognare, mi piacerebbe lavorare nel mondo del calcio, la mia passione, magari nel Bologna FC dove a undici anni sono stato scelto per essere inserito nella squadra degli esordienti. Da allora ho sempre giocato nelle giovanile fino all’età di diciotto anni. Un infortunio mi ha messo "fuorigioco". Perché non sognare un progetto studiato per me, magari nel Bologna FC?... La televisione, il teatro, la radio? Mi piacciono e mi divertono e cosa c’è di più bello d’avere la fortuna di poter fare un lavoro che ti piace?».

CONTATTI: 

https://www.facebook.com/teamoneston/

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