Villaggio Coldiretti, trionfa il cibo 'made in Italy'

di DONATO FORENZA - Uno straordinario successo ha coronato l’evento “Villaggio Coldiretti a Bari”, conclusosi recentemente, e che ha fatto registrare una mirabile poliedricità di visitatori. Oltre 200 stand, caratterizzati da aree del gusto, laboratori, mercati di agricoltori, nuove tecnologie, street food, stalle e agriasili; inoltre, le fattorie didattiche, gli orti, la riscoperta della valenza degli antichi mestieri, aspetti della pet therapy, trattori, e altri parametri correlati all’alimentazione, innovazione e solidarietà hanno determinato una notevole capacità attrattiva nel variegato pubblico e tra gli addetti ai lavori. Infatti, è stata rilevante la presenza di circa ventimila agricoltori, imprenditori agricoli, coltivatori diretti, associazioni varie di Puglia, Basilicata e Calabria. Riteniamo che il “Villaggio” in Puglia abbia contribuito alla sensibilità degli italiani verso stili di vita sani e in armonia con la Natura.

L’agricoltura italiana può contribuire alla smart economy, con qualità, sostenibilità e sicurezza alimentare a livello europeo e mondiale; è meritoria l’opera della Coldiretti presieduta da Roberto Moncalvo. La ricchezza di sapori e saperi enogastronomici, emergenti nei caratteristici stand, dotati di valenze olfattife e cromatiche, ha catturato la percezione plurisensoriale di bimbi, adulti ed esperti, in virtù di una cospicua offerta di centinaia di prodotti tipici. Mediante l’offerta generosa di assaggi di succhi di bergamotto, salumi, formaggi, dolci e biscotti, molte persone hanno gustato nuovi prodotti..

Particolare rilevanza ha assunto la necessità di chiedere alla UE l’etichettatura d’origine su tutti i prodotti alimentari. Successo di presenze per il primo “Open day dell’agricoltura”, con storie vive, volti e idee innovative di giovani che, nei territori rurali, hanno creato nuova vita, lavoro e progetti. La poliedricità alimentare ha riscosso vivo successo con piatti famosi, tra i quali la patata fritta di Galatina, il panino con il polpo ai ferri, pesce fritto e crudo e orecchiette con le cime di rapa, le fragole del Metaponto, ed altre pietanze di antiche ricette contadine; successo anche per gustosi secondi della braceria italiana di carne di manzo e di maiale, bistecchine e galletti, tutto certificato made in Italy.

Originale il connubio tra riso e primitivo di Manduria; alquanto validi focaccia, panzerotti pasta 100% di grano duro italiano al pomodoro, con funghi cardoncelli e all’amatriciana; interessanti popizza con un impasto fritto dolce di farina e acqua; particolare la pitta ‘mpigliata, antico dolce calabrese (noci, fichi, miele, chiodi di garofano, scorza d’arancia e uvetta). Vivissima richiesta dei formaggi tipici (caciocavallo di grotta, mozzarelle, erborinati e ricotte, salumi, prodotti ortofrutticoli e conserve); la “Fattoria degli animali”, con mucche, cavalli, asini, maiali, polli, tacchini e conigli, la rarissima pecora gentile di Puglia, la pecora moscia altamurana e l’asino di Martina Franca, ha costituto un esempio entusiasmante per le valenze della zootecnia. L’agriasilo e “La fattoria didattica” sono diventati splendidi laboratori per impastare il pane, per zappettare l’orto, riconoscere piante, il tutto con l’ausilio dei tutor esperti (Coldiretti e Campagna Amica).

Al “Villaggio delle idee sul futuro del lavoro”, i tutor hanno spiegato come avviare un’impresa agricola, e le opportunità del lavoro connesso. Oltre seicentomila visitatori hanno fruito di nuove emozioni nel “Villaggio”, acquistando direttamente dagli agricoltori, le eccellenze del made in Italy, e gustando piatti di alta qualità, con menu degli agrichef di Campagna Amica. Una gestione intelligente, appropriata e quasi familiare, ha implementato fiducia e cordialità, facilitando piccoli e grandi acquisti e consentendo alle famiglie presenti degustazioni di specialità del Made in Italy, e di comprare con consapevolezza prodotti che sono stati adottati quali cibi preferiti. Significative professionalità di altre regioni del Mezzogiorno e della Penisola, e anche dalle aree terremotate, hanno formulato lusinghieri consensi per la manifestazione; sono intervenuti esponenti autorevoli da varie zone d’Italia, dalla Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna.

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