Abbattimento Punta Perotti: storica condanna della Corte di Strasburgo

STRASBURGO - Con una sentenza inappellabile la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha stabilito che le autorità italiane non avrebbero dovuto procedere con la confisca di numerosi terreni per costruzione abusiva senza una previa condanna dei responsabili: la sentenza riguarda Punta Perotti (Bari), Golfo Aranci (Olbia), Testa di Cane e Fiumarella di Pellaro (Reggio Calabria). Per i giudici le autorità italiane hanno violato il diritto al rispetto della proprietà privata.

Caradonna (Fdi-An): “I giustizieri sono stati giustiziati. Ora i danni ai privati chi li paga?” - Il consigliere comunale Michele Caradonna (Fratelli d’Italia), interviene sulla questione di Punta Perotti: “Tanto tuonò che piovve. La vicenda di Punta Perotti adesso ci insegni qualcosa: non esiste solo un peccatore su questa terra sul quale far ricadere tutte le colpe del mondo. Quello era il messia, ma è già venuto. Noi tutti siamo umani, quindi imperfetti e punibili. Tutti”.

Michele Caradonna consigliere comunale di Fratelli d’Italia, commenta la notizia riguardante la condanna per l’Italia (e quindi per Bari): “Al di là delle metafore – prosegue Caradonna – mi chiedo (come peraltro in molti si chiedono da anni): ma chi ha rilasciato le autorizzazioni? Se un titolo edilizio viene rilasciato significa che: o si può rilasciare e dunque è lecito, oppure non può essere rilasciato e dunque è illecito. Lapalissiano”.

“Negli anni – aggiunge il consigliere comunale, che intanto non ha mancato di muovere dubbi su molte questioni urbanistiche attuali come la situazione di Sant’Anna, quella dello Stadio San Nicola, il mostro di San Girolamo – abbiamo visto come le varie Corti si siano espresse sulla lottizzazione e sui presunti abusi.

Abbiamo visto come abbia ritenuto illegittima la confisca dei terreni e ora la Corte dei diritti umani condanna Bari perché è stata violata la proprietà privata. Che altro dobbiamo aspettare per chiedere scusa di questo abuso di potere pubblico?”.

“Ora – è la stoccata di Caradonna – se non ricordo male 4 anni fa, sul finire del suo mandato, il sindaco-sceriffo Emiliano aveva persino ricevuto in conferenza pubblica una nuova proposta dai privati, ma mi pare che abbia fatto orecchio da mercante.

Ma il bello – incalza – è che pure il sindaco attuale Decaro non mi è parso in questi anni particolarmente operativo su questa questione che adesso fa ridere il mondo.

I giustizialisti di Bari che si sono vestiti da governatori sono stati giustiziati. Non esistono impuniti o impunibili”.

“Roba da matti – conclude – adesso ovviamente pagheremo noi i danni. Noi cittadini pagheremo la loro propaganda elettorale vuota”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto