Libri: la vita del grande Gino Bartali rivive nel libro dei fratelli McConnon

di PIERO LADISA  Nel 2013 la casa editrice romana 66THA2ND decise di realizzare una nuova collana dal titolo “Vite inattese”, dando così spazio alle biografie di personaggi sportivi diventati delle vere e proprie icone nel panorama mondiale. 

La prima di queste uscite editoriali è stata dedicata a Gino Bartali: “La strada del coraggio” (2013, pp. 340, €18), scritto da Aili e Andres McConnon. 

Il titolo è preludio a uno degli argomenti cardini trattati nell'opera. Ovvero quella strada del coraggio, votata alla speranza, che il grande ciclista toscano compie durante la Seconda Guerra Mondiale, nel biennio 1943-44, percorrendo la tratta Firenze-Assisi per un nobilissimo scopo: fornire fotografie e documenti di identità contraffatti, nascosti nel telaio della bicicletta, per salvare svariate famiglie di ebrei dai campi di sterminio. Addirittura una di esse, i Goldenberg, viene nascosta (con tutti i rischi del caso) dallo stesso Bartali in una cantina. 
Infatti Bartali viene ricordato ancora oggi non solo per le sue epiche e splendide imprese sportive, condite dalla l’indimenticabile rivalità con Fausto Coppi, ma anche per il suo grande impegno sociale in favore degli ebrei che gli valse, post mortem, la Medaglia d’oro al Merito Civile della Repubblica Italiana (2005) e la riconoscenza di Giusto tra le Nazioni (2013). 

Un grande gesto sul quale il diretto interessato ha sempre glissato, non sbilanciandosi mai pubblicamente, privilegiando l’etica del fare rispetto alla pratica dell’apparire. “Il bene si fa, ma non si dice”, amava ricordare lo stesso Bartali. 

Nelle oltre 300 pagine che compongono il libro, i fratelli McConnon, che hanno potuto contare sulle preziose testimonianze di familiari e amici di Bartali, passano in rassegna con dettagliato stile la vita del ciclista toscano: dalla passione del piccolo Gino per il ciclismo, passando per le gioie e i dolori vissuti tra vita personale e professionale, fino a quel 5 maggio 2000 giorno in cui terminò l’esistenza terrena di Ginettaccio.

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