L’Associazione Cinefotografica Kaleidos di Bari presente al ‘Foggiafotografia’

di PIETRO FABRIS - Arrivo in anticipo all’Associazione Cinefotografica “Kaleidos” di Bari. La Presidente Tiziana Rizzi (delegata regionale FIAF (Federazione Italiana Associazione Fotografi) è trafelata, mi invita a seguirla. Una loro collettiva sarà presente nell’ambito di ‘FOGGIAFOTOGRAFIA’, una manifestazione di qualità che si conferma valido appuntamento autunnale per le associazioni di cine-fotografia in Puglia, fulcro per tanti circoli, crogiolo d’iniziative e d’incontri con personaggi interessanti (molti dei quali sono protagonisti della storia della fotografia).

Tiziana Rizzi mi fa strada tra i soci, tutti indaffarati a incorniciare i loro scatti.

Mi dice: “Saremo presenti con una collettiva di foto che abbia la forza di esprimere il surreale, che sia espressione dell’interiorità e astrazione da luoghi comuni, capace di evocare paesaggi e stati psicologici del nostro essere più profondo”.

Mi ritrovo allora a girare tra le “Geometrie dell’abbandono” di Camillo D’Angelo, dove il vissuto si confonde con il dimenticato, dove i muri sono graffi e tuoni per chi cerca felici distrazioni dalla realtà; accanto ci sono sei scatti di Federico Cappabianca raccolte sotto il titolo di: “Esperienze Psicocromatiche” che appaiono come il telaio di visioni della mente.

Mi soffermo davanti alle “Cromie e Geometrie” di Andrea Camassa per cogliere il punto fermo da cui si schiude in figure piane e colorate l’essenza dell’essere quale identità sociale e poi mi volgo verso le fotografie di Daniela Ciriello, sei tavole raccolte sotto il titolo di: “Fluidi Luminosi”, pensati come omaggio a Pollock, ma soprattutto espressione di un viaggio tra le pulsioni cromatiche delle energie interiori fino ad approdare in “Un mare di Colore”, le sei tavole di Roberta Giordano nelle quali i piani paesaggistici sembrano vaporizzare silenziosamente e lentamente, oserei dire naturalmente, verso spazialità liquide dove il bisogno di trasparenza si fa palese.

Sosto davanti alle foto di Rossella Mazzotta, “Chemistry Lab” tra alambicchi e ampolle come se mi trovassi in un grembo eterico dove gli azzurri dominanti sanno trovare la propria dimensione in trasparenti equilibri della fragilità.

Prima di andar via chiedo a Tiziana Rizzi di mostrarmi i suoi lavori. Sorride e innalza fotografie che ritraggono musicisti jazz e dove i veri protagonisti sono i loro strumenti di ottoni in una ambientazione rarefatta che schiude a surrealistici evocazioni di un tessuto sociale di impressionante vitalità.

Prima di togliere il disturbo chiedo migliori informazioni sugli incontri che si terranno nella manifestazione di FOGGIAFOTOGRAFIA che si inaugurata sabato 3 novembre per terminare il 15 dicembre dove si potranno ammirare le opere di Maurizio Galimberti (Fondazione dei Monti Uniti di Foggia). L’incontro con Franco Fontana (Palazzetto dell’Arte di Foggia) e la lettura portfolio con Orietta Bay, concludono l’incontro con gli autori.

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