'L’educazione dei figli' secondo Bertrand Russell

di FRANCESCO GRECO - “Rendere i bambini felici non è difficile. E’ richiesto solo affetto, buon senso e buon umore” (1932). In tempi in cui l’ombra cupa del relativismo cade sinistra su un patrimonio di valori che sino a ieri fondavano la nostra cultura e civiltà, è confortante rileggere quel che ha scritto, più o meno un secolo fa, un filosofo su un tema delicatissimo: come affrontare l’educazione dei figli.
 
“Solo costruendo delle buone abitudini si giunge all’autorità” (1927). Oggi che i genitori si lamentano perché sono i social network a fare da “balia” ai loro ragazzi e Fb, Youtube e Instagram sono più credibili del miglior pedagogo e loro si ritrovano a rivestire un ruolo quasi marginale.

“Una delle credenze più solide di genitori, legislatori e insegnanti è che i bambini dovrebbero essere preservati da tutti i contatti con la cruda realtà…” (1932).
La caduta di ogni autorità è il denominatore comune di questo XXI secolo, tutte le agenzie educative sono in crisi, prive o quasi di autorità: scuola, famiglia, chiesa, ecc. Così la medialità finisce col surrogarle tutte offrendo una gamma di valori alternativi, pseudo valori che di fatto le “commissariano” tutte.
 
“L’educazione dei figli” (Un bambino è come un albero), di Bertrand Russell (1870-1970), Piano B Edizioni, Prato 2018, pp. 160, euro 13,00 (collana “Elementi”), è una compilation di “aforismi e pensieri” e di riflessioni del filosofo, logico, pacifista, militante per i diritti civili e matematico gallese in materia, all’indomani della prima guerra mondiale, con l’intento di creare un uomo nuovo, una coscienza diversa attraverso insegnamento ed educazione.   
 
“Nel caso in cui l’insegnamento manchi d’amore non si svilupperanno liberamente né il carattere né l’intelligenza…” (1926). Russell si era risposato con Dora, che gli aveva dato tre figli. E con lei aprì, fra prima e seconda guerra, l’homeschooling, una scuola alternativa (cui iscrisse ovviamente i suoi figli), con metodi d’insegnamento rivoluzionari per quei tempi.
 
E, corsi e ricorsi, forse anche per i nostri oggi che gli alunni in aula si trastullano con l’ultimo modello di tablet, rendendo la didattica un’opzione: nei prossimi anni si vedranno le tragiche conseguenze di questo inaridimento di massa.
 
Ci fosse Russell, lo direbbe senza se e senza ma… 

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