Bari, sopralluogo di Decaro sul cantiere RFI per la variante del Nodo ferroviario

BARI - Nella mattinata di venerdì 7 dicembre 2018 il sindaco Antonio Decaro e il responsabile Direzione investimenti Area Sud RFI Roberto Pagone hanno effettuato un sopralluogo presso il cantiere per la realizzazione della variante ferroviaria della tratta Bari Centrale - Bari Torre a Mare, che prevede lo spostamento dei binari nella zona sud di Bari. Nei prossimi anni, infatti, il tratto di linea ferroviaria tra Bari Centrale e la stazione di Torre a Mare, lungo la direttrice per Lecce, verrà definitivamente dismesso grazie alla realizzazione di un nuovo tracciato ferroviario, in variante a quello attuale, lungo 10,2 km, da eseguire in parte in affiancamento alla attuale linea ferroviaria FSE e in parte in nuova sede. Si tratta del progetto del nodo ferroviario che prevede un importante investimento di 391 milioni di euro sul territorio del Comune di Bari, già cantierizzato da RFI, che cambierà in meglio tutta l’area sud-est della città.

Il sopralluogo di questa mattina ha interessato il cantiere avviato per realizzare il nuovo percorso provvisorio della tangenziale di Bari, un tracciato temporaneo della SS 16, per una lunghezza di 1,4 km, con sezione stradale identica a quella attuale (6 corsie, 3 per ogni direzione, con spartitraffico), in modo da poter modificare e ricostruire il corrispondente attuale tracciato della tangenziale comprensivo di tutte le nuove opere di attraversamento del nuovo tracciato ferroviario, oltre ad una galleria di collegamento idraulico tra Lama San Marco e Lama Valenzano e all’adeguamento di un sottovia esistente in via Pezze del Sole.

Al sopralluogo hanno partecipato anche Elisabetta Cucumazzo, responsabile S.O. piani d’investimento, Ciro Napoli, responsabile S.O. progetti Adriatica, Natale Bevacqua, project manager Tratta adriatica, nodo di Bari e Bari-Taranto, Giuseppe Malagnino, direttore lavori Italaferr spa e il consigliere comunale delegato del sindaco ai Trasporti Massimo Maiorano.

“Sono iniziati i lavori per la realizzazione del nodo ferroviario di Bari - spiega Antonio Decaro -  391 milioni di euro per liberare dai binari ferroviari tutta la zona della città che va da San Giorgio fino al passaggio a livello delle ferrovie Sud Est in via Oberdan, che sarà eliminato.

Sarà eseguita una ricucitura dal punto di vista urbanistico e sociale, Madonnella e Japigia saranno collegate direttamente con il mare, sarà velocizzata la nuova linea ferroviaria, grazie alla variante, il cosiddetto collo d'oca, e saranno realizzate delle nuove fermate all'altezza di Triggiano, Bariblu, all'Executive Center e nei pressi del Politecnico.

Oggi abbiamo potuto verificare l’andamento dei lavori preliminari di variante dell'attuale tracciato della statale 16, interventi che si concluderanno nel 2020; una variante temporanea che solleverà l'altezza della statale per consentire alla linea ferroviaria di passarvi sotto e di realizzare il canale di collegamento di due canali di compluvio.

I lavori di spostamento del fascio di binari inizieranno invece nei primi mesi del 2019 e sono stati appaltati ad un'altra ditta. Grazie a questi lavori avremo al possibilità di riqualificare tutta la costa sud di Bari, per cui abbiamo già pubblicato un concorso di idee internazionale che il prossimo 20 dicembre ci restituirà le prime proposte progettuali. Quindi potremo procedere parallelamente: mentre finalmente stiamo spostando i binari con RFI, progettiamo al contempo il futuro di quest’area che è la vera sfida per la nostra città. 

Ci sono voluti molti anni per arrivare fin qui, visto che questa attività è nata nel 2005, quando ancora facevo l'assessore ai trasporti e, insieme al viceministro, al sindaco e al presidente della Regione di allora, formalizzammo un protocollo d'intesa per il progetto del nodo ferroviario di Bari. Sembrava che questi lavori non dovessero partire mai, ma così non è, e finalmente possiamo guardare con fiducia allo sviluppo nella zona sud della nostra città”.

Il consigliere comunale Massimo Maiorano, delegato alla Qualità dei servizi di trasporto, ha dichiarato: “Si abbandona la vecchia linea ferroviaria per Torre a Mare e si realizza il nuovo tracciato ferroviario che in corrispondenza del sottopasso di via Emanuele Mola procede verso via Amendola. In pratica il sedime ferroviario raddoppierà, con gli attuali due binari della ferrovia Sud Est che verranno affiancati dai due nuovi binari del percorso di RFI (avremo quattro binari ). Il nuovo tracciato ferroviario prosegue lungo la stessa direttrice in area Executive e continua verso Triggiano (Area Bariblu ) per poi ricongiungersi con l'attuale tracciato verso sud in corrispondenza della stazione di Torre a Mare. Questo nuovo percorso ferroviario, che si sviluppa ai margini a sud della città e in zone prevalentemente agricole, consentirà di velocizzare la linea ferroviaria migliorando la qualità del servizio di trasporto e dismettere l' attuale tracciato costiero di Japigia e liberare Bari dai binari”.

Tra le opere più significative del progetto del nodo ferroviario che verranno eseguite ci sono proprio quelle di attraversamento della tangenziale - SS16, con un cantiere già avviato, che ad oggi ha già sviluppato l’8% del suo avanzamento. Il nuovo percorso non creerà alcun disagio al traffico poiché sarà immutato nella sua larghezza attuale, ed entrerà in funzione entro il primo semestre 2019, con previsione di utilizzo fino al secondo semestre 2020, quando si prevede il ritorno sulla sede attuale della SS 16 opportunamente adeguata.

Si tratta di un ulteriore cantiere presente in città che avanza speditamente (ad oggi sono all’opera 25 maestranze e 10 mezzi), e che a regime si prevede possa assorbire l’impiego di circa 250 maestranze tra operatori diretti ed indotto.

L’attivazione della nuova linea ferroviaria è prevista entro la fine del 2023, a seguire saranno eseguiti ulteriori lavori ricompresi nel medesimo finanziamento, che prevedono la rimozione della linea ferroviaria esistente compresa nella tratta in variante (quella contigua a via Imperatore Traiano ed attraversante San Giorgio) con l’esecuzione di opere di mitigazione ambientale e riambientalizzazione.

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